Covid e il pasticciaccio brutto delle Usca, medico diffida la Asl: «Qui inattive nel weekend, i cittadini sono discriminati»

Covid e il pasticciaccio brutto delle Usca, medico diffida la Asl: «Qui inattive nel weekend, i cittadini sono discriminati»

di Egle Priolo

PERUGIA - Il pasticciaccio brutto delle Usca finisce in una diffida. Quella firmata da un dirigente medico perché la Asl 2 dell'Umbria ripristini il servizio delle Unità speciali di continuità assistenziale sette giorni su sette nel distretto di Orvieto, come da indicazioni del ministero e della Regione.

Come noto, il servizio era stato ridotto a cinque giorni su sette, tanto da arrivare a un'interrogazione del consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione Sanità Tommaso Bori, che aveva parlato di scelta «portatrice di rischi incredibili, in un momento di recrudescenza della pandemia». Finché, lo scorso 3 gennaio, il commissario Covid Massimo D'Angelo e il direttore regionale Salute e Welfare Massimo Braganti non hanno scritto alle Asl 1 e 2, disponendo un potenziamento del servizio «di una unità Usca ogni 50mila abitanti. Vanno riorganizzati i turni – si legge nel provvedimento – prevedendo la loro attivazione 7 giorni su 7 e 12 h su 24». Con l'obiettivo di «rafforzare la presa in carico dei pazienti sul territorio, nel tentativo di gestirli senza ricovero ospedaliero».
Ma qualcosa nell'organizzazione deve essere andato storto, tra carichi di lavoro, turni e magari mancanza di personale, se anche in questo fine settimana nell'Orvietano il servizio non sarebbe stato disponibile, proprio nei giorni in cui non è possibile fare affidamento sui medici di famiglia, ingolfando guardia medica e pronto soccorso. A conferma della diffida che il dirigente medico – di Perugia, ma operativo a Orvieto – ha affidato all'avvocato Nunzia Parra (studio Brusco): presentato il 13 gennaio, dà tempo una settimana per attivare il servizio sette giorni su sette.
«Ad oggi – si legge nel documento -, tale ridimensionamento contra legem del servizio ha comportato inevitabilmente un aumento del carico di lavoro delle Usca nei residui giorni (lun – ven) con tutte le conseguenze connesse. Non solo. Senza dubbio, la comunità del distretto orvietano paga il prezzo maggiore di tale scelta organizzativa illegittima, che, di fatto ha comportato la sospensione del servizio pubblico essenziale Usca nei giorni di sabato e domenica: la notevole riduzione del servizio Usca mal si concilia con la vastità del territorio del distretto di Orvieto, in cui i medici Usca effettuano quotidianamente molteplici visite domiciliari a pazienti positivi (molti dei quali fragili) nonché con l’alto numero dei contagi delle ultime settimane». «Le scelte organizzative effettuate – prosegue l'avvocato Parra - collidono con il dato legislativo, e, soprattutto, paiono dimenticare quel “ruolo essenziale (delle Unità speciali di continuità assistenziali) nella gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid 19 che non necessitano di ricovero ospedaliero” (il corsivo precedente riporta integralmente la Circolare del 25.03.2020 del Ministro della Salute). I medici Usca sono gli unici, sul territorio, a svolgere attività di monitoraggio telefonico quotidiano dei pazienti affetti da Covid 19 ed effettuano visite domiciliari periodiche al fine di monitorare l’evoluzione della patologia. La riduzione drastica (per quasi un terzo del monte ore settimanale delle Usca) incide non solo sulla medicina territoriale ma anche sulle ospedalizzazioni».
«Le persone più vulnerabili, in quanto positive, che necessitano di una presa in carico precoce e tempestiva – si legge ancora nella diffida -, rischiano di non accedere a cure salvavita, inoltre, le cartelle cliniche dei pazienti contenute nel portale ECWMED non sono consultabili dai medici di continuità assistenziale.

A ciò si aggiunge, un’ulteriore discriminazione legata alla residenza e/o domicilio nel distretto di Orvieto in quanto nelle altre regioni e persino in altri distretti del territorio umbro il servizio Usca è garantito 7 giorni su 7».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Gennaio 2022, 07:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA