Coronavirus Umbria, a Castel Giorgio contagio nella residenza per malati di Alzheimer

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di Monica Riccio
Sono undici le ordinanze di isolamento contumaciale firmate fino ad oggi dal sindaco di Castel Giorgio (provincia di Terni), Andrea Garbini, nei confronti di altrettanti cittadini residenti risultati positivi al test Covid-19 (Coronavirus). Le condizioni di salute della gran parte di loro, secondo quanto riferito dal sindaco, non desterebbero particolare preoccupazione tanto che alcuni di loro vorrebbero tornare quanto prima a lavorare. Tra di loro ci sono anche 9 operatori sanitari della residenza protetta per malati di Alzheimer Non ti scordar di me. Si tratta però di un numero di contagiati che desta preoccupazione, sia per eventuali altri possibili contagi tra lavoratori della stessa struttura ma soprattutto nei confronti degli ospiti.

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«Sento quotidianamente tutti i contagiati spiega il sindaco Garbini e tutte le residenze per anziani presenti nel territorio del comune. Alcuni di loro mi hanno chiesto quando potranno tornare a lavorare, perché c'è bisogno di noi». Alla Non ti scordar di me la situazione è certamente non facile ma sotto controllo: sono stati eseguiti i tamponi a tutti i 42 operatori sanitari che lavorano presso la struttura afferma il titolare della residenza 10 sono risultati positivi (1 è di fuori regione) e si trovano in isolamento domiciliare. Grazie alla grande disponibilità che abbiamo riscontrato nella Usl Umbria 2 sono stati sottoposti a tampone anche tutti i 45 ospiti della struttura spiega e i risultati li avremo tra lunedì e martedì. La Non ti scordar di me, prima residenza protetta in Umbria ad occuparsi specificatamente dei malati di Alzheimer, si trova a Castel Giorgio a pochi chilometri da Orvieto. «Nella nostra struttura ospitiamo malati di Alzheimer ma non tutti sono anziani - spiega il titolare abbiamo un ospite di 104 anni ma anche uno di 62. In questo periodo abbiamo messo in atto tutte le procedure standard per proteggere sia gli operatori che gli ospiti, ma il virus è entrato, probabilmente a causa di una persona asintomatica. Ora stiamo fronteggiando tutto con grande impegno nostro e della Usl che ci ha anche aiutato a trovare nel più breve tempo possibile operatori qualificati per il nostro tipo di utenza, in sostituzione dei contagiati». In attesa dell'esito degli esami eseguiti sugli ospiti, gli operatori risultati negativi sono sottoposti ad una sorta di isolamento fiduciario casa-lavoro-casa, e ognuno di loro si occupa sempre dello stesso gruppo di pazienti, per evitare contatti non tracciabili.
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Marzo 2020, 12:40
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