Solitamente, fa così. A caldo non ha peli sulla lingua e si lascia andare. Poi, dopo averci dormito su, ribadisce magari gli stessi concetti, ma in modo più morbido. E anche scusandosi. «Qualche volta vado fuori dalle righe - spiega - perché sono tifosissimo. Sono malato. Il tifo, come dice la parola, è una malattia. Sono malato di Ternana». Il presidente Stefano Bandecchi se l'era presa coi tifosi e le poche presenze allo stadio, nel video social diffuso dopo Ternana-Brescia. Ma nel giorno in cui ufficializza la candidatura a sindaco, addolcisce la pillola. Tuttavia, ribadisce l'auspicio che i tifosi vengano numerosi allo stadio a tifare. E ammette che la gara con il Brescia, 0-0 senza emozioni, non gli è piaciuta per niente: «Pareva il mondo dei mosci, da una parte e dall'altra». Il video, intanto. Lo spiega così: «L'ho fatto da tifoso. Mi dovete scusare, ma io, alla partita, sono così. Sono un tifoso che vuole vincere non vuole mosciumi. Qualcuno, a volte, manda al diavolo l'allenatore a gara finita. Io c l'ho lì davanti e ce lo mando a partita in corso. Il professore (il preparatore atletico Alberto Bartali, ndr) è seduto accanto a me e spesso mi frena, ricordandomi che sono il presidente». La Ternana gli fa questo effetto. E pensare, che in passato non aveva mai seguito il calcio. «Ho praticato tutti gli sport. Ma ho cominciato a tifare il calcio solo a febbraio 2019, quando ho preso la presidenza della Ternana. E tifo solo Ternana. Qualche volta vado fuori dalle righe, ma è proprio perché sono tifoso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Novembre 2022, 05:27
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