Il peccato seduce Venezia e “Il Ballo del Doge” conquista ancora un parterre di ospiti internazionali

Il peccato seduce Venezia e “Il Ballo del Doge” conquista ancora un parterre di ospiti internazionali

di Sabrina Quartieri
«Le cose effimere ci ricordano che siamo vivi, che abbiamo bisogno di bellezza, leggerezza e un pizzico di follia, per riempire la nostra vita di esperienze indimenticabili». Così, la stilista e imprenditrice veneziana Antonia Sautter ha dato il via alla XXVI edizione de “Il Ballo del Doge”, evento da lei ideato che si è tenuto ieri sera a Palazzo Pisani Moretta sul Canal Grande. Perché questa volta, il Gran Gala di Carnevale della Laguna, considerato una delle cento esperienze da fare nella vita, ha avuto come tema proprio “la magnificenza dell’effimero”, inteso come il momento propizio in cui qualcosa di speciale può accadere.
 
 


E così è stato ieri, grazie alla kermesse che è tornata, ancora una volta, per incantare gli oltre 400 ospiti arrivati da ogni parte del mondo, per non perdere l’evento definito coralmente dalla critica “Il Ballo in costume più sontuoso, raffinato ed esclusivo al mondo”. Dall’opening a tema “peccato” alla cena placée stellata all’insegna della follia e della magia, fino al gran finale con gli ospiti scatenati in pista, “Il Ballo del Doge” è stato un susseguirsi di suggestioni tra performance esclusive - pensate solo per questo format - di impeccabili artisti, leccornie firmate dallo chef Luca Marchini e raffinate bollicine, nelle coppe di champagne della Maison Vranken-Pommery.

Se le scenografie, le musiche e le tentazioni gourmet hanno continuato, fino a tarda notte, a elogiare la bellezza dell’effimero inteso come dono preziosissimo e intenso, anche solo per una fugace parentesi lagunare, gli ospiti sono stati al “gioco”, facendosi travolgere dalla possibilità di “osare”. A partire dagli estrosi abiti indossati, tutti realizzati artigianalmente nell’atelier di Antonia Sautter e ispirati al Settecento veneziano. Tra pennacchi, acconciature di boccoli, bustini e mascherine, ieri, le grandi protagoniste delle sale da ballo sono state le “mise” ispirate alla figura del Doge, a Casanova, a regine e a cortigiane, da Maria Antonietta a Caterina II di Russia, da Caterina Cornaro a Veronica Franco, fino a Isabella I di Castiglia.
 
La stilista veneziana ha fatto il suo ingresso alle ore 22, esibendo un raffinato abito nero con fiori dorati applicati, ma anche un mantello e un cappello con delle punte che ricordano delle ardenti fiamme. Perché il tema scelto per il look dalla Sautter è stato il peccato, lo stesso che, con i suoi live show che strizzavano l’occhio alla lussuria, tra movimenti sinuosi di un pitone albino e di avvenenti donne senza veli, ha pervaso di magia onirica lo spazio destinato all’opening. A spalancare le porte della follia e della magia dei piani alti, dove si è tenuto il Gala dinner, è stata “Stairway to heaven” che, a un certo punto, ha invitato gli ospiti a sedersi a tavola per una cena firmata da Marchini del ristorante “L'Erba del Re” di Modena: il menu di cinque portate tra carne e pesce, è stato studiato per stimolare i sensi e inebriare il palato, con sentori coinvolgenti e provocazioni organolettiche inaspettate «ispirati agli splendori di Venezia, al suo superare i canoni più conosciuti di regole, desiderio e realtà», ha spiegato lo chef stellato.
 
Come in un autentico banchetto veneziano del '700, ma in un’atmosfera conviviale internazionale, gli addobbi floreali, gli affreschi superbi e i sontuosi lampadari di cristallo hanno regalato ai presenti un’indimenticabile cena in cui, dal fantasioso cilindro dell’intrattenimento, sono usciti, alternandosi, tre divine tenori che hanno omaggiato i Queen, una ballerina di burlesque che si esibita sulle note di “Milord” di Edith Piaf, ma anche contorsionisti, trampolieri e performer che hanno inscenato sul palco una “sana” follia. Tra i volti noti, ieri sera, non sono mancati Zucchero Fornaciari con la moglie, sempre presenti a “Il Ballo”, e Alberta Ferretti, anche lei habituée; ma neanche lo chef Filippo La Mantia con la food blogger Chiara Maci, Marco Tardelli, Myrta Merlino, Diego Dalla Palma, Gabriella Scarpa, presidente del gruppo LVHM e, infine, la “Regina per una notte” di questa edizione.

Il titolo, vinto con un contest su Instagram da Giorgiana Bianca Lazarescu, è stato fortemente voluto dalla Sautter per ribadire l’importanza di essere protagoniste del fare e del fare bene, per realizzare se stesse, ogni giorno. «Questo “Ballo” è un invito a riflettere – ha affermato la stilista – ma anche ad abbandonarsi a questo pizzico di follia che ci regala il Carnevale di Venezia». E chissà che oggi, quando è tutto già un ricordo, gli ospiti di Palazzo Pisani Moretta non si siano risvegliati pensando che, quello di ieri, sia stato solo un bellissimo grande soffio di sogno.   
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Marzo 2019, 20:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA