A Canino due giorni di festa in onore dell’asparago verde

A Canino due giorni di festa in onore dell’asparago verde
La primavera è arrivata e il “re” della stagione non ha alcuna intenzione di cedere il suo scettro. Sarà festa grande a Canino in onore dell’asparago verde, che predilige i pendii scoscesi e ama nascondersi fra le erbacce, ma che in tavola sa farsi ripagare della fatica per raccoglierlo; un prodotto che in questo tratto dell’Alto Lazio matura già nel mese di gennaio, in grande quantità e di ottima qualità.

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La Sagra animerà il grazioso centro della Tuscia Viterbese il 30 e il 31 marzo tra degustazioni, visite guidate, eventi sportivi e spettacoli musicali. Oltre agli assaggi non stop presso l’Aranciera - tra cui quelle del semifreddo e delle focacce all’asparago verde – sono in programma anche spettacoli, mostre, competizioni e intrattenimenti per bambini; per tutto il fine settimana sarà possibile visitare il Museo della ricerca Archeologica di Vulci-Canino, oltre alle bellezze della cittadina che sorge a pochi chilometri dal confine con la Toscana, su dolci rilievi ricoperti di olivi. Da queste parti l’asparago è noto anche come “mangiatutto”, perché nessuna delle sue parti viene gettata via e ognuna, sapientemente abbinata, può regalare ai piatti un sapore unico; e se del maiale non si butta via niente, come recita un vecchio proverbio, pochi sanno che a Canino questa regola vale anche per l’asparago.

Dal Lazio all’Emilia-Romagna, tra gastronomia, arte, musica e spettacolo, con la Festa della Segavecchia rivivrà a Cotignola il processo alla strega. L’appuntamento è fissato dal 28 al 31 marzo con un evento che affonda le sue radici ai tempi di Francesco Sforza, che sorprese una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un'immagine che lo raffigurava; la vecchia fu così condannata alla decapitazione a metà Quaresima, tra la folla in delirio. Nel paese in provincia di Ravenna ci sarà spazio per la rievocazione storica e la sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorette: il momento culminante, ovviamente, sarà la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.

Per gli amanti del vino, l’appuntamento conduce invece fino a Cogne (Aosta), che con le Cantine Aperte esalterà il 29 e il 30 marzo le cooperative vitivinicole valdostane. Una decina di locali tipici, dislocati tra il centro del paese ed il villaggio di Cretaz, ospiteranno le Cave Coopérative proponendo le migliori etichette DOC della Valle d’Aosta accompagnate da piatti dell’autentica tradizione locale, senza escludere salumi e prelibatezze dolciarie, sapientemente abbinate ai vini dagli chef-ristoratori; e anche in questa edizione ci sarà spazio per gustosi sconfinamenti, con ospiti d’eccezione provenienti dalle regioni limitrofe.

A Rovato, intanto, fervono i preparativi per la 130esima edizione di “Lombardia Carne”, la storica fiera dedicata agli animali da carne bovina, equina ed ovicaprina. Il paese in provincia di Brescia aprirà le sue porte dal 6 all’8 aprile per una manifestazione che negli ultimi anni si è trasformata in un imperdibile appuntamento per gli amanti della gastronomia, e in una grande vetrina delle eccellenze della Franciacorta.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2019, 17:38
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