Oggi è venerdì 13: ecco perché si ritiene porti sfortuna e cosa c'è di vero

Oggi è venerdì 13: ecco perché si ritiene porti sfortuna e cosa c'è di vero
Oggi è venerdì 13: una data nefasta ai più superstiziosi. Possiamo stare tranquilli oggi, 13 aprile 2018? Ecco perché diverse culture in tutto il mondo ritengono che la data porti sfortuna e cosa c'è di vero.

Venerdì 13 è un giorno sfortunato? Ecco l'origine della superstizione​





La paura del venerdì 13, tipica dei paesi anglosassoni, ma anche di quelli scandinavi, ha un nome quasi impronunciabile: parascevecatriafobia. In Italia si tende a temere di più il venerdì 17, ma anche da noi non mancano edifici senza il tredicesimo piano, ma anche aerei e hotel sprovvisti del sedile o della stanza numero 13. Dietro tutta questa superstizione c'è un chiaro retaggio culturale: nei paesi scandinavi il tredicesimo semidio era Loki, il fratellastro di Thor giunto al convivio degli dei anche se non invitato, mentre per la tradizione cristiana il tredicesimo apostolo dell'Utima Cena era proprio Giuda.

Per quanto riguarda il venerdì, è ampiamente risaputo che per le religioni cristiane è il giorno della morte di Gesù, ma non solo: sempre in questo giorno della settimana sarebbero avvenute la cacciata dall'Eden e il Diluvio Universale. È anche per questo motivo che di venerdì i più superstiziosi cercano di evitare viaggi, parti, vari di navi e non solo. 
Si parla anche di una presunta maledizione dei Templari: molti di loro furono arrestati venerdì 13 ottobre 1307, anche se si tratta di una superstizione rinnovatasi con un libro di uno speculatore di borsa, Thomas Lawson, che nel 1907 scrisse proprio Venerdì 13.  
Per un'inquietante coincidenza del destino, però, diversi eventi tragici sono avvenuti di venerdì 13: nel settembre 1940 i nazisti bombardarono Londra, nel novembre 1970 il Bangladesh fu colpito da un ciclone e, più recentemente, nel novembre 2015 Parigi fu colpita dagli attacchi dell'Isis.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Aprile 2018, 11:55
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