Magico Ferragosto nel paese che porta sfortuna tra teatro e storia

Magico Ferragosto nel paese che porta sfortuna tra teatro e storia

di Silvia Natella
Ancora nessun programma per Ferragosto? Allora andate … a quel paese. In Basilicata, in provincia di Matera, esiste un paesino che secondo le credenze popolari porterebbe sfortuna. Storia e magia si fondono tra le viuzze e i vicoli del borgo di Colobraro ed è per questo che il centro è diventato la location privilegiata per uno spettacolo teatrale itinerante. Tutti i martedì e i venerdì fino al 1 settembre, dalle 18 alle 22, ad accogliere i visitatori ci sarà uno stuolo di monachicchi, masciare, lupi mannari e morti parlanti pronti a raccontare le loro fantastiche storie.

A "quel paese" come lo definiscono i lucani va in scena “Sogno di una notte a quel paese”, uno spettacolo in grado di regalare ugualmente risate e divertimento ai numerosi turisti giunti per assistere all’evento tra le mura accoglienti dell’Auditorium comunale. Una magia pronta a rinnovarsi nella giornata di Ferragosto, quando circa sessanta figuranti (tutti attori non professionisti, fatta eccezione per Emanuele Asprella), diretti da Giuseppe Ranoia,  torneranno ad animare le vie del borgo.

Un dispettoso “monachicchio” fa da filo conduttore al racconto che tra storia e finzione scenica accompagna i visitatori alla scoperta dei tanti tesori nascosti di Colobraro. Ovviamente, prima, di varcare la soglia di accesso a “quel paese” è necessario munirsi dell' “abitino”, un potente amuleto anti-jella. E' alla masciara donna Fortunata che tocca il compito di svelare tutti i segreti del rito dell’ “affascina”, mentre il monachicchio crea scompiglio ad ogni suo passaggio, seminando discordia e litigi. Così per le vie di Colobraro, nel frattempo,  sotto gli occhi attenti di un curioso antropologo prendono vita altre storie, con tanto di lupi mannari,  leggende di lampadari caduti e persino un ridanciano funerale con tanto di prefiche, in cui l’intervento provvidenziale di San Carpanazzo suggella, in un clima di ironia e leggerezza,  questo viaggio tra storia e superstizione.

E se dopo aver ascoltato tante storie di malocchio, fattucchiere e folletti non si è ancora “sazi”,  si continua con la sagra a base di piatti tipici e il mercatino dell'artigianato locale.  Un passaggio merita anche  il Percorso Museale nel Palazzo delle Esposizioni, dove è possibile visitare la
mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria” di Franco Pinna, il fotografo che accompagnò De Martino nei suoi viaggi in Lucania, insieme alla mostra su “La Civiltà contadina” e “La casa contadina”.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2017, 13:57
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