Picnic in vigna, visita guidata nei vigneti e al museo del vino nelle verdi colline dell’ Umbria

Picnic in vigna, visita guidata nei vigneti e al museo del vino nelle colline dell’Umbria

di Maria Cristina Montagnaro
Fare un picnic in vigna, una visita guidata nei vigneti e visitare il museo del vino nelle verdi colline dell’ Umbria: tutto questo sarà possibile per gli enoturisti e gli amanti della natura. Ha riaperto a Torgiano, in provincia di Perugia, il museo del vino, Muvit della Fondazione Lungarotti. Chi lo vorrà potrà fare un viaggio immersivo nella storia del vino, riscoprendo il significato simbolico che ha nella nostra civiltà.


I visitatori in totale sicurezza e muniti di mascherina potranno entrare nelle stanze del museo e passare attraverso 5.000 anni di storia, ricostruiti attraverso 3.500 reperti dislocati in 20 sale, dove si spazia dalle opere artistiche, editoriali e archeologiche tra cui spiccano coppe, boccali, anfore e ceramiche, utilizzate nel passato. Il museo è stato più volte premiato come uno dei più belli in Italia, si trova in una nobile residenza seicentesca, ed è aperto tutti i weekend c’è anche il Museo dell’Olivo e dell’ Olio, prodotto cardine della cultura mediterranea, che apre solo su prenotazione.


«La riapertura del Muvit è un segnale importante per Torgiano e l’Umbria ma anche per la ripartenza del nostro Paese dopo l’emergenza sanitaria - commenta Maria Grazia Marchetti Lungarotti, direttore della Fondazione - . Oggi più che mai, la cultura rappresenta una leva, anche economica, per il territorio. Nella nostra regione, ogni euro speso in questo settore genera oltre il doppio in termini di indotto». L’idea del museo del vino nasce dall’intuizione nel 1974 dei coniugi Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, che durante i loro viaggi hanno capito sempre di più dell’importanza del turismo del vino e accorgendosi che in Italia mancava un museo hanno deciso di fondarlo e raccogliere ogni pezzo in giro per il mondo. Chiara Lungarotti, amministratore delegato del Gruppo Lungarotti, confida: «Sono talmente affezionata al museo che per me è quasi un fratello minore, tra le cose belle che l’esposizione offre è la parte dedicata ai bambini, per far loro conoscere ciò che è stato il vino per la nostra civiltà cosicchè da adulti potranno farne un uso consapevole”. Il museo è suddiviso in diverse sezioni e descrive il vino come: medicamento, alimento, in diverse collezioni archeologiche, etnografiche di ceramica, d’incisioni rispettando criteri museografici che hanno fatto scuola. Tra le tante opere custodite una su tutte: un piatto istoriato del XVI secolo “Venere e Bacco, simbolo del connubio tra amore e vino. Tra le novità ci sono le audioguide virtuali scaricabili su smartphone, tramite connessione a un QR Code, disponibile in ogni sala. Per completare la visita chi vuole potrà anche fare un pic-nic in vigna immersi nella natura, ci saranno tour virtuali alle cantine di Torgiano e Montefalco, e le visite guidate nei vigneti con degustazioni. E per i turisti non manca l’ospitalità con l’agriturismo Poggio alle Vigne: 10 appartamenti autonomi tra i vigneti del Rubesco.

Per maggiori informazione si può visitare il sito www.muvit.it Apertura Muvit: tutti i weekend dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Il Museo dell’Olivo e dell’Olio (Moo) apre solo su prenotazione.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Luglio 2020, 16:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA