L’olio d’oliva di Casaprota protagonista alla Sagra della Bruschetta

L’olio d’oliva di Casaprota protagonista alla Sagra della Bruschetta
Una fetta di pane abbrustolito e un olio extravergine di oliva di altissima qualità dal sapore intenso e aromatico, noto già ai tempi degli Antichi Romani. Saranno questi ingredienti, semplici e genuini, al centro della Sagra della Bruschetta di Casaprota, che tornerà puntuale sabato 26 e domenica 27 gennaio tra degustazioni, spettacoli folcloristici, mostre, musica dal vivo e visite guidate. Nel borgo in provincia di Rieti la chiamano la “festa più festa dell’anno”: giunto alla 57esima edizione, l’evento proporrà anche le salsicce, gli spaghetti all’amatriciana preparati dalla Pro Loco di Amatrice, la zuppa di farro al tartufo, le fregnacce alla sabinese, la sidra e le “saltapadelle”, una specialità locale preparata con acqua, farina, sale e mentuccia.

Fra i momenti più attesi, domenica 27 gennaio, le performance della violinista Erika Fini e la sfilata che vedrà protagonisti il Gruppo Folk SaludoS - Pro Loco Nuoro, la Banda musicale“Bonaventura Somma” di Chianciano Terme (Siena) e il Corpo Bandistico e le majorettes di Casperia. Al contempo la Mostra Mercato del Prodotto Tipico proporrà una ricca esposizione di prodotti tipici e artigianali della Provincia e di quelle limitrofe: gli stand espositivi apriranno sabato alle 15 e resteranno aperti per tutta la giornata di domenica; e molto corposo è anche il programma degli intrattenimenti con mostre, passeggiate panoramiche e a cavallo, musica dal vivo, tavole rotonde, attività ludico creative per i bambini e visite al frantoio della Cooperativa olivicola e all’antica “Mola Alfio Marri” del ‘700.

Un po’ più a Nord, in provincia di Perugia, Moiano aprirà le sue porte dal 25 al 27 gennaio per “Non solo polenta”, la variante invernale della famosa manifestazione estiva “Non Solo Lumache”. Al centro della festa ci sarà questo piatto tipico della tradizione contadina, senza dimenticare la gustosissima carne di cinghiale e i pregiati tartufi locali; e ovviamente non mancheranno le lumache, che ormai sono diventate la specialità più rappresentativa della cucina del piccolo paese nel comune di Città della Pieve. Dopo una cena abbonante nel ristorante allestito in un ampio spazio al coperto, le tre serate proseguiranno con musica dal vivo, balli e altre iniziative per i visitatori di ogni età.

Risalendo ancora la Penisola fino alla provincia di Treviso, a Dosson di Casier tornerà infine l’appuntamento con la Festa del radicchio rosso.
Dal 25 gennaio al 3 febbraio, in tutto il centro storico verranno allestiti piccoli banchi dedicati a questa delizia, oltre allo stand gastronomico con diverse specialità a base di radicchio ed altri piatti tipici locali. La leggenda narra che sia stato questo piccolo paese veneto a ospitare, nel Cinquecento, la prima raccolta di radicchio: i pozzi artesiani presenti nel territorio, infatti, permettevano di mettere a bagno i vegetali due o tre settimane. Spettacoli di gruppi folkloristici e musicali completeranno il tutto, per dieci giornate dedicate al prodotto principe del territorio.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Gennaio 2019, 13:34
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