Ad Aliano, Ronciglione e Santhià il Carnevale è gustoso e spettacolare

Ad Aliano, Ronciglione e Santhià il Carnevale è gustoso e spettacolare
In tre borghi della Basilicata, del Lazio e del Piemonte è tutto pronto per tre suggestive feste di Carnevale, eventi che affondano le radici in un passato lontano e in tradizioni gastronomiche antichissime.

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Le sfilate del Carnevale storico di Aliano sono in programma il 17 e il 24 febbraio, il 3 e il 5 marzo; il centro in provincia di Matera è noto come il paese delle maschere cornute, opere uniche costruite da abili artigiani locali, che vengono indossate insieme a colorati cappelli per renderle meno minacciose. Fra musiche e canti popolari, sfilano per le vie del paese accompagnate dalla musica di fisarmoniche e cupa cupa, insieme alle donne in costume tradizionale e ai bambini vestiti da briganti: con ogni probabilità, la tradizione del Carnevale di Aliano nacque come rito di esorcismo verso il male; di certo le maschere che sfilano nel borgo della Basilicata, somigliano ad una mandria in movimento - chiaro riferimento alla transumanza e richiamo alla cultura agro-pastorale del luogo - e sono uniche nel loro genere. Dal momento poi che il Carnevale si festeggia anche in tavola, sarà un’occasione per gustare “frzzul, sauzizz e rafanata”, ovvero maccheroni corti formati attorcigliando la pasta attorno a un filo di giunco, salsicce di maiale e rafanata, un piatto cotto al forno a base di uova, formaggio pecorino e rafano, radice aromatica dal gusto piccante che cresce spontanea in questa zona della Basilicata.

Di grande fascino è anche il Carnevale di Ronciglione, il borgo in provincia di Viterbo dove la festa ebbe inizio nel 1538, quando Papa Paolo III Farnese - per festeggiare l’investitura del figlio Pier Luigi a duca di Castro e Ronciglione - concesse alla popolazione locale tre giorni di bagordi. A distanza di tanti secoli, tra coriandoli, stelle filanti, carri allegorici, spettacoli folcloristici, musica e delizie della gastronomia locale, questo resta il momento più atteso dell’anno che si sviluppa intorno agli spettacolari corsi di gala: l’appuntamento è fissato per il 17 e il 24 febbraio e il 3 marzo, mentre il martedì grasso andranno in scena la rappresentazione della morte di Re Carnevale, l’apertura del suo testamento, il corteo funebre e la sua partenza a bordo del globo aerostatico. A garantire l’intrattenimento sarannorappresentazioni teatrali in dialetto e balli, mentre in tutte le giornate di festa ci sarà spazio per la buona cucina di una volta con polentari, faciolari, tripparoli, fregnacciari e fritellari.

Il Carnevale di Santhià, infine, è noto per essere il più antico del Piemonte: già in un documento del 1318 veniva era citata “l’Abbadia”, una sorta di associazione giovanile laica che si occupava di organizzare balli e festeggiamenti carnevaleschi. Nel paese in provincia di Vercelli tra grandiosi corsi mascherati, veglioni danzanti ed appuntamenti enogastronomici, la festa è in programma dal 16 febbraio al 5 marzo. Si partirà sabato con l’antico rito della “Salamada”: la tradizionale processione dei 15 suini da cui si ricavano i salami per la Fagiuolata è stata sostituita da qualche anno dalla sfilata dei figuranti travestiti da maiali, in chiave ironica, e dalla mascotte in cartapesta raffigurante l’animale, accompagnati dal Corpo Pifferi e Tamburi del Carnevale Storico di Santhià e dai membri della Direzione. Martedì 26 febbraio è in programma il Gran Galà delle Maschere, mentre giovedì 28 sarà la volta del “Giòbia Grass”: al suono dei pifferi e tamburi del Carnevale Storico e delle due bande cittadine, i gruppi carnevaleschi organizzeranno lungo il Corso Nuova Italia un percorso enogastronomico; gli attesissimi corsi mascherati andranno invece in scena il 3, il 4 e il 5 marzo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Febbraio 2019, 17:25
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