Avvento nel Tirolo austriaco tra tradizioni autentiche e folclore

Avvento nel Tirolo austriaco tra tradizioni autentiche e folclore

di Sabrina Quartieri
Guarnire con lo zucchero dei biscotti di pan di zenzero appena sfornati; passeggiare sul dorso di un insolito cammello nel centro di una cittadina medievale; ancora: cuocere sul fuoco di un grande falò dei lunghi bastoncini avvolti dalla pasta di pane. All’ora del crepuscolo, tra le innevate vette del Tirolo austriaco, i tipici villaggi di montagna si accendono di vita e di magia, con gli abitanti e i forestieri che popolano i tanto attesi mercatini dell’Avvento, tra scintillanti luci di candele, prelibati dolcetti e vin brûlé. Partire per un viaggio alla scoperta delle antiche tradizioni della zona dell’Alpabchtal e di Hall-Wattens è l’occasione per immergersi in un’atmosfera natalizia ancora autentica che pervade cittadine medievali, possenti castelli e pittoreschi paesini tutti da visitare.
 
 
 
Rattenberg, la più piccola città dell’Austria
 

Sono i suoi pochi abitanti (appena 400) a regalare un tocco di magia a questa fiabesca località nel periodo dell’Avvento: al calare del buio, ogni angolo della più piccola città austriaca viene illuminato grazie alle tante candele adagiate sui davanzali dei suoi eleganti palazzi. A dare luce a piazze e vicoli, ci pensano invece le alte fiaccole e i grandi falò che scaldano l’aria per i canti di Natale di un ammaliante gruppo gospel. A Rattenberg durante le Feste non ci si annoia mai: nei weekend, a rallegrare l’atmosfera, arrivano gli immancabili cori “Anklöpfer”, che portano in città un pizzico di incanto. E se lungo la via pedonale mancano le classiche bancarelle con i souvenirs, non sono da meno gli stand di legno che servono vin brûlé ai fiori di sambuco, tipico della cittadina dell’Alpbachtal, ma anche zuppe calde e dolcetti. Ancora: gli artisti del vetro tengono aperte le botteghe in modo che i visitatori possano soffiare i propri ornamenti natalizi da portare a casa.

Come da “Kisslinger Kristall – Glas Rattenberg”, un microcosmo imperdibile se si vuole ammirare questo antico mestiere o mettersi alla prova con la vena artistica personale. A pochi metri di distanza, una donna di nome Andrea prepara invece le decorazioni tirolesi per la tavola di Natale, con gli anelli di paglia impreziositi dalle classiche candele rosse, dai ramoscelli di abete e da dei morbidi fiocchi di raso. A Rattenberg, durante l’Avvento, è il sabato il giorno dedicato ai bambini, con i laboratori di bricolage e, per i più golosi, il workshop di biscotti di pan di zenzero che si tiene al Café Hacker. La pasticceria è ospitata in una casa tipica tirolese dal 1774 e mantiene la tradizione di sfornare leccornie da ben sette generazioni. Qui, i più piccoli hanno la possibilità di cimentarsi con il gingerbread, il cioccolato amaro e lo zucchero, e dare forma così alla figura di Santa Claus. 
 
 
Hall, città del sale e del conio
 
La magia natalizia arriva ad Hall nella regione di Hall-Wattens, dove lunghi fili di stelle di vetro tracciano il percorso fino al centro storico. Qui, il calendario dell’Avvento, illuminato notte e giorno, viene proiettato sulle facciate degli edifici dalle tinte color pastello. Il mercatino locale ospita cori e fiati, capaci di regalare forti emozioni con canti e musiche della tradizione. I cantastorie, una mini fattoria con delle simpatiche caprette e un tenero cammello di nome Alì sono invece le attrazioni per i bambini. In questo angolo del Tirolo austriaco dove per molti secoli si è lavorato il sale delle miniere circostanti, vale la pena fare una visita all’antica zecca nella torre medievale. Oggi un museo, questo luogo custodisce delle rare monete del passato, come la grande medaglia d’argento di 20 chili che ha impresso su di sé anche il volto di Antonio Vivaldi.
 
Appena fuori dalla cittadina, invece, un bosco conduce fino al ristorante “Romediwirt” a Thaur. Il locale, prima della appetitosa cena tirolese, regala una sorpresa inaspettata nel suo cortile: una preziosa chiesetta affrescata con un grande presepe! Al suo interno, dei giovani cantori intonano brani natalizi e, alla fine della loro esibizione, brindano alle festività insieme agli ospiti presenti, alzando al cielo dei bicchierini di grappa. I proprietari del luogo sono molto orgogliosi di custodire sia la statua di San Romedio, da cui prende il nome la località, che una mangiatoia con ben 200 anni di storia. La cappella ottocentesca, uno scrigno di legno tutto dipinto, insieme alle poche altre della zona, si nasconde nel magico silenzio dell’Avvento.
 
Una quiete che nel Tirolo austriaco è sacra in ogni dove. Sempre che non arrivino i Krampus, però. Questi esseri mostruosi annunciano infatti la loro visita con un gran frastuono a colpi di campanelli e tamburi e si presentano con inquietanti maschere di legno di pino e pesanti abiti fatti col mais. Sono loro a cacciare via i demoni il giorno di San Nicola, visitando le fattorie della vallata, e per questo si considerano benvenuti. Oggi, nella regione delle più autentiche tradizioni dell’Avvento, restano cinque gli scultori capaci di dare forma a queste leggendarie figure folcloristiche. Come David Ruprechter, che vende le sue creazioni ai 48 gruppi locali impegnati a tenere viva la tradizione. Ci prova suo nipote Matteo, un giovane altissimo, ma soprattutto vigoroso. Perché il costume di scena di un autentico krampus è tutt’altro che leggero e maneggevole. 
 
 
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Dicembre 2019, 22:07
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