Austria, dal gallo come sveglia alla colazione contadina: vacanza in fattoria nella Valle dello Stubai

Austria, dal gallo come sveglia alla colazione contadina: vacanza in fattoria nella Valle dello Stubai

di Sabrina Quartieri

Non avrà lo sfarzo e il lusso dello "Jagdhof", l’unico spa hotel a cinque stelle nella Valle dello Stubai in Tirolo austriaco, dove si riversano svizzeri e tedeschi. Ma tutto quello che ha da offrire è autentico e tipico, ideale per uscire in modo "slow" dalla sindrome della capanna, che ha affetto un po' tutti per via della pandemia. L'indirizzo da segnare è insolito, per chi immagina la classica vacanza in montagna, ma non ha rivali se si cerca un'esperienza rigenerante e genuina: è la fattoria Ausserwieserhof di Neustift, un laborioso microcosmo che strizza l'occhio al favoloso mondo di "Heidi e delle caprette che fanno ciao". In realtà, la famiglia che la gestisce, gli Schönherr, con a capo Franz e Christine, due contadini dai modi gentili e molto ospitali, alleva vitelli e mucche per produrre latte da spedire in Italia. Un'attività che frutta bene e permette ai titolari, grazie anche ai loro appartamenti e alle camere aperti ai turisti, di condurre una vita più che dignitosa. 

Soggiornando nella "Bauernhof" (che sta per azienda agricola) di Neustift, si entra subito in contatto con una realtà ricca di fascino, fatta di piccoli gesti quotidiani e di duro lavoro fin dal sorgere del sole. È un mondo talmente lontano da quello delle metropoli, da renderlo una vera panacea per combattere in fretta lo stress e prendere di nuovo confidenza con la vita fuori: la mattina ci si sveglia con il canto del gallo, a colazione si assaggiano i prodotti dei contadini, dalle uova al succo di sambuco, dal formaggio fino alle torte fatte in casa, e solo dopo per e-bikers e trekkers inizia la giornata alla scoperta della soleggiata Valle dello Stubai, dove torreggia un maestoso ghiacciaio puntellato dei colorati ombrelli di chi pratica il parapendio. Ancora: la vacanza in fattoria - in Tirolo a dare ospitalità sono circa 400 di esse - è l'occasione per comprendere da vicino le incombenze quotidiane di chi ci lavora. Al seguito di Christine e Franz, quindi, si visitano la stalla con le mucche (a cui è possibile anche offrire un po' di fieno), la grande stanza delle macchine agricole per falciare l'erba, il magazzino con il mangime degli animali e lo spazio dove si raccoglie il latte munto, prima che venga spedito in Italia.

La zona destinata a casa vacanze è un'ala dell'abitazione degli Schönherr: gli arredi sono in legno chiaro (con quell'intenso profumo di pino cembro che rimane impresso) e in tessuti tipici tirolesi sia negli appartamenti (da 100 euro per due persone a 140 per quattro), che nelle stanze (100 euro a coppia con colazione). L'affaccio degli alloggi è sulla placida valle di un indimenticabile verde brillante, e con malghe, sentieri di montagna e un ruscello a creare un colpo d'occhio unico di un luogo reso vivo dai soli rumori della natura d'alta quota, dai campanacci delle mucche al pascolo al cinguettio degli uccellini, fino allo scorrere dei corsi d’acqua. Al piano terra, un giardino ricco di fiori di campo è il "buen retiro" ideale, per rilassarsi dopo una giornata all'insegna dell'outdoor, rigenerando i piedi con un percorso kneipp privato tra legnetti e piccole pietre. Chi vuole rifugiarsi anche solo per una notte ancora più in alto, in alpeggio, può lasciare la fattoria e raggiungere i 1600 metri di altitudine sopra Neustift, dove si trova la "Stöcklenalm", una accogliente baita di montagna capace di ospitare fino a cinque persone (per 300 euro al dì).

Il piccolo rifugio di Christine e Franz si trova in un insediamento popolato solo da un pugno di malghe e da vitellini al pascolo, ed è pensato per offrire relax lontani da tutto, coccolati dai caldi complementi d'arredo in pieno stile tirolese tra feltro e legno, dai prati tutt'intorno e dal confortevole abbraccio delle vette. Gemella di questa struttura, è la "Herzeben Alm", che si trova però a 1350 metri in un altro punto della Valle. Non notarla è difficile: la casa, infatti, è decorata con lunghi fili di bandierine colorate himalayane, per ricreare volutamente in Tirolo un piccolo angolo di Nepal. Del resto, chi la prende in affitto dagli Schönherr, è un personaggio molto noto in quella parte di mondo: Wolfgang Nairz, tra i primi tre austriaci ad aver scalato l'Everest e con cento spedizioni già organizzate al cospetto delle cime asiatiche. È grazie (anche) a lui se oggi in Tirolo in alcuni bivacchi di montagna lavorano gli sherpa, le guide nepalesi d'alta quota giunte in Austria grazie all'associazione "Nepalhilfe Tirol", di cui Nairz è coordinatore. 

Ma questa casetta, ancora senza elettricità né acqua calda che l'esploratore condivide in estate con sua moglie Etti, è solo una delle tante sorprese del territorio che vanta ben 850 chilometri di sentieri escursionistici e cime oltre i 3000 metri: esplorandolo in e-bike al seguito delle guide Rudi e Gabi del negozio per l’outdoor "Sport Stubai", o facendo trekking in solitaria, si ammirano posti unici. Come il santuario di Maria Waldrast, che si raggiunge con la funivia a Mieders e poi con un agevole percorso dalla stazione di montagna Koppeneck (con un ristorante panoramico omonimo dove fermarsi per assaggiare tante golosità tirolesi), anche a bordo di un trenino. La chiesa è un'oasi di pace e di benessere del corpo e dello spirito, grazie all'acqua curativa - secondo una antica leggenda - che sgorga dalla sua fontana. Al ritorno, i più intrepidi scendono a valle con la pista da slittino estiva "Serlesblitz".

Ancora, tra le attrazioni naturalistiche, vale la pena osservare da vicino la maestosa cascata "Grawa Wasserfall", la più larga delle Alpi orientali. Una piattaforma panoramica ai suoi piedi permette di viverla al meglio.

Per i turisti, la Valle dello Stubai è accessibile senza costi riguardo molti servizi: chi pernotta in una delle sue  cinque città, infatti, riceve la "Stubai super card", che permette tra le altre cose di usufruire gratuitamente dei mezzi di trasporto, dagli autobus agli impianti di risalita. Il viaggio "slow" alla scoperta del territorio tirolese più vicino all'Italia comincia ancor prima di approdarvici. Basta salire infatti sui treni austriaci della "OBB" a Bologna o a Verona, per farsi cullare - stazione dopo stazione - dal lento movimento dei vagoni che permettono di varcare il confine del Brennero e arrivare a Innsbruck, "porta" del Tirolo. La vacanza a Neustift e nelle altre quattro località della "Stubaital" (Fulpmes, Telfes, Mieders e Schönberg), è anche all'insegna dell'enogastronomia autentica, sostenibile e, soprattutto, responsabile: molti prodotti della tavola, infatti, sono acquistati nelle fattorie per supportare i contadini locali. Tra gli indirizzi da segnare per i buongustai, ci sono i ristoranti con cucina tipica, come il "Gröbenhof", che vanta anche un'area giochi per bambini, l’“Alpengasthaus Stockerhof” a 1196 metri di quota (dove si incontrano inaspettate mandrie di alpaca e lama) e l'"Hoferwirt", locale raffinato e rinomato per le sue trote allevate in malga. Ma nella Valle non mancano le insegne con cucina gourmet.

Su tutte, c'è la "Hubertus stube" dello spa hotel “Jagdhof”, unico cinque stelle della Valle e parte del brand “Chateau Relais”. La proposta culinaria qui è all'insegna del gusto più internazionale, ma con un occhio di riguardo alle materie prime del territorio, presentate nei piatti come a voler comporre sempre un nuovo giardino alpino dalle diverse forme e consistenze. A firmare il menu degustazione è lo chef teutonico Boris Meyer, a capo di un ristorante insignito di quattro cappelli e 17 punti "Gault & Millau". La gentile ospitalità resta invece il tratto comune di ogni indirizzo. A offrirla sono i titolari nei panni di osti e locandiere che interpretano al meglio la tradizione, tra modi affabili e gioviali e abiti tipici del luogo. Le donne non sanno fare a meno del "Dirndl", vestito tipico del Tirolo con corsetto, maniche baldanzose e grembiule. Ma se si cerca anche nell'outfit il vero stile autentico della Valle dello Stubai, bisogna farsi aprire il baule da Frau Schönherr, la signora della fattoria di Neustift: solo lei, infatti, è capace di sfoggiare il "Tracht", da indossare alle feste, con i capelli raccolti e con il fiocco in vita a destra, se si è sposate, e a sinistra se si è in cerca di marito.

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Giugno 2021, 13:35
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