Tv top e flop del 2021: perdono le generaliste, vincono le piattaforme. Le serie regine incontrastate

Da Lol a Zelig fino a Squid Game: la tv del 2021 tra alti e bassi

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di Leonardo Jattarelli

Tra pastrocchi e nuove idee vincenti, Flop e Top, operazioni coraggiose e stanchi ritorni, anche il 2021 del piccolo schermo ha ormai i giorni contati. La tv generalista lascia il passo alle piattaforme; Netflix e Sky regine non solo nel cinema; il trionfo delle serie. Si potrebbe riassumere così un anno funestato ancora dal Covid che ha lasciato le sale semivuote arricchendo l’offerta televisiva per gli appassionati del divano. Una sorta di smart working dell’immagine che ormai sembra non doversi più arrestare in attesa di tempi migliori per la ripresa dei consueti spazi di condivisione “spettacolare”. Tant’è. 

FLOP
Tante “frittate” e pochi piatti da Chef. Il primo flop che viene in mente è quello dell’ex Sky Alessandro Cattelan che ha fallito su Rai1 con Da grande, il varietà della domenica in due serate. La prima ha totalizzato 2,3 milioni di telespettatori e il 12,6% di share, la seconda 2,2 milioni di spettatori con share al 12%. Un fiasco. Su Rai 2 non ingrana nemmeno Voglio essere un mago!, il docu-reality che al martedì sera aveva preso temporaneamente il posto del fenomeno Il collegio (la sesta edizione arrivata il 26 ottobre) nel cuore dei giovanissimi.

Il programma ha avuto una partenza da horror: 691mila spettatori (share del 3,4%) all’esordio e appena 523mila spettatori (2,6% di share) alla seconda puntata. Anche Italia 1 ha avuto i suoi grattacapi, stavolta con Buoni o cattivi. Forte del successo di Stasera Italia e Controcorrente, Veronica Gentili ha tentato la carta del talk sulla rete “giovane” del Biscione. Guardando i dati Auditel, in quattro puntate la media è del 4,2% di share e di 800mila spettatori. Ma c’è pure chi sta peggio: sempre su Italia 1, Honolulu di Fatima Trotta e Francesco Mandelli, presentato come erede di Zelig e Colorado, ha fatto appena 887mila spettatori e il 4,7% di share al debutto. La trasmissione è stata superata praticamente da tutti: la fiction Luce dei tuoi occhi, l’ennesima replica di Pretty Woman, Chi l’ha visto? e L’ispettore Coliandro. Da non passare sotto silenzio l’infelicissima frase di Alfonso Signorini sull’aborto al Grande Fratello Vip dell’edizione 2021 («noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma») o, ancora, il monologo sulle parole di Pio e Amedeo nel programma Felicissima sera di Canale 5. 

TOP
Si contano sulle dita di una mano ma...c’è stato anche qualche Top nella “generalista”. Viene in mente Una pezza di Lundini su Rai2, programma di nicchia ma ricco di idee e di inventiva in una seconda serata che è una fascia spenta da anni.

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Applausi anche per Che Tempo che Fa condotto da Fabio Fazio che si è portato a casa non solo la recente ospitata di Lady Gaga, ma anche altre presenze illustri, ospiti nazionali e internazionali che continuano a dare lustro a un programma che è diventato ormai un appuntamento immancabile per milioni di spettatori. 
Da segnalare Il ritorno di Zelig (Canale 5) che mancava da tanti anni e poteva diventare una operazione nostalgia. Invece, Zelig non solo gode ancora di ottima salute, ma è ancora in grado di regalare risate sane, lontanissime da qualsiasi forma di volgarità. 

Un applauso a Ludovico Tersigni per la sua conduzione di X Factor (Sky).

Non era facile sostituire Alessandro Cattelan, ma Tersigni ci è riuscito mantenendo i piedi ancorati a terra e un sorriso capace di sciogliere anche gli spettatori più gelidi. La strada per lui sembra spianata.

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E cosa dire di LOL - Chi ride è fuori ?(Prime Video). Alla vigilia pochi ci avrebbero scommesso, ma LOL ha fatto centro per due motivi: la semplicità della premessa e la presenza di un cast di primo livello che nessuna rete generalista si sarebbe potuta permettere. Fedez come padrone di casa, poi, ha convinto.
Con Reazione a Catena (Rai1), Marco Liorni si è confermato il principe dei quiz estivi della televisione italiana.

LE SERIE
Bei tempi (anche recentissimi) quelli di un film come The Irishman di Martin Scorsese e dell’elegante, raffinata fiction a ritmo jazz The Eddy! Ma il 2021 non è stato affatto avaro di grandi novità seriali sulle due principali piattaforme, Netflix e Sky. Ci piace citare su tutte: Narcos, The Serpent, L’estate in cui imparammo a volare, Strappare lungo i bordi, Omicio a Easttown, il record di Squid Game seguito a ruota dal ritorno de La casa di carta e ancora Maid e Scene da un matrimonio, riadattamento del magnifico film di Bergman.
In attesa del capodanno, ecco le sorprese di dicembre secondo noi da non perdere:

Don’t Look Up
Un film con un cast stellare che prende spunto da numerosi disaster movie degli ultimi vent’anni e che racconta con satira tagliente diversi aspetti della società moderna. Protagonisti sono Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, che vestono rispettivamente i panni di un ansioso astronomo, il professor Randall Mindy, e della sua laureanda, Kate Dibiasky. I due intercettano una cometa diretta verso la Terra e dovranno coinvolgere i media per catturare l’attenzione di tutta l’umanità e chiedere a gran voce un intervento tempestivo per salvare il pianeta. 

È stata la mano di Dio
L’ultima fatica di Sorrentino, candidata dall’Italia per la corsa agli Oscar, segue la vita di Fabietto Schisa, un ragazzo introverso che fatica a trovare il suo posto non solo nel mondo, ma anche tra i suoi coetanei. L’idillio di una giovinezza serena, seppur in solitudine, per Fabio inizia a sgretolarsi quando si scontra violentemente con la fragilità dei genitori (Toni Servillo e Teresa Saponangelo) in un climax crescente di drammaticità. E, mentre la città di Napoli si prepara a dare il benvenuto a Maradona, Fabietto si trova ad affrontare una grave perdita, che lo costringe a interrogarsi su se stesso.

Il potere del cane
Il potere del cane non è un western vero e proprio. Sì, ci sono i cappelli a tesa larga e i tempi dilatati che il genere richiede sempre a gran voce, ma si distacca molto rapidamente dai temi cari e cristallizzati. La geografia è giusta, così come il tempo (Montana, 1925), ma è una storia in equilibrio tra psicologia e relazioni dei personaggi. La trama ruota attorno a Phil (Benedict Cumberbatch) e George (Jesse Plemons), due fratelli molto diversi: il primo è ruvido, virile, a tratti inquietante, tradizionalista; il secondo, invece, è più meditabondo, mite, emotivo, equilibrato. Quando George sposerà Rose (Kirsten Dunst) e la porta a vivere nel ranch, dove lavora anche il fratello, l’impatto sarà inevitabile.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Dicembre 2021, 14:56
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