Sanremo 2020, troppe risse e untori: manca l'Italia migliore

Sanremo 2020, troppe risse e untori: manca l'Italia migliore

di Concita Borrelli
Risse più che risate. «Ha fatto una cosa grave. Ha lanciato una campagna di odio nei miei confronti. Tiziano deve capire, deve crescere anche lui. Io sono stato male per gli insulti». Fiorello nero. Tiziano Ferro ha lanciato #fiorellostattezitto e i fans del cantante hanno dato addosso al nostro Ronaldo dell'intrattenimento. Poi un bacio (di troppo) all'insegna del pacifismo. Risse più che risate. Odio più che quell'Amore da Cantico dei Cantici! Questo ieri dopo una notte d'Italia bella quando dal palco di Sanremo una voce enfatica da anni 60 così recitava: (...) L'Italia ha illuminato nostro cammino con la sua cultura, la sua musica, la sua arte e la sua bellezza. Alketa, conduttrice albanese, trentotto anni, da questa parte della costa, la nostra, ci ringraziava per quanto siamo i più belli, i più bravi, i più generosi, noi italiani. Ma non eravamo noi quelli di cui parlava.
Di fiori sul palco dell'Ariston ce n'erano di più. Abiti sartoriali o gonne corte corte. Erano gli Italiani delle Fiat e delle vacanze a Capri come a Rimini. Dei Ricchi e Poveri. Al Bano e Romina. Quelli veri. E la sua era l'Albania che sudava povertà e polvere negli occhi. Lamerika loro erano i nostri uomini. E le nostre fabbriche. La Rai insegnava la lingua. Il garbo. Il design. Proiettava in mondi moderni. Loro spingevano carretti e vivevano da pastori ammazzati da un sogno troppo vicino.

Perché Bugo ha lasciato il palco? Morgan cambia così il testo della canzone: «La tua brutta figura....»

Sanremo, tutti i baci della quarta serata: Fiorello e Ferro, Achille Lauro, Nannini e Coez

I RACCONTI
Ad Alketa gliel'hanno raccontata i nonni e i genitori. Oggi gli Albanesi continuano ad espatriare, ma non vengono più qui. Tirana è una città dinamica, di piste ciclabili, case colorate, esperimenti d'arte e i turisti in processione raccontano di una tensione verso il futuro che noi abbiamo dimenticato!
 
 


POLEMICHISMO
Alketa, grazie. Ma il selfie è un altro! Esci dall'Ariston e dalla tv! Un'Italia di sconcertante aggressività e paura! Di indice puntato contro untori di manzoniana memoria.
Portatore di peste tu! E tu! E anche tu! È un attimo che un popolo diventa vittima e carnefice. Razzismo. Classismo. Antisemitismo. Sardinismo. Maschilismo. Femminismo. Polemichismo! Fiorello ci ha giocato su con gli ismi lasciando intendere nelle sue gag che oggi in un attimo tutto diventa scorretto. Politicamente! Eticamente. Esteticamente! Non dire. Non fare. Non pensare. Non scrivere.
Perché poi io ti dico. Ti faccio. Ti scrivo. Ti offendo. Ti indico. Questo è il nostro selfie. L'indice puntato. Sentimento stanco per un paese stanco. Che attacca per inerzia. Divide et Impera, nel senso Dividi gli animi e prenditi il comando!

ALTRI OCCHI
E perché allora non usare gli occhi di un'Albania tutt'altro che analfabeta che ieri teneramente ci invidiava, per riscoprire la nostra appartenenza, coralità e genialità? Senza snob...ismi!
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Febbraio 2020, 07:33
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