Blanco distrugge gli addobbi floreali a Sanremo, Amadeus: «Ha chiesto scusa». Bassetti: per lui esami tossicologici

Il conduttore: "Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose, ma non era una gag". Lui fa un post di scuse

Blanco distrugge gli addobbi floreali a Sanremo, Amadeus: «Ha chiesto scusa»

Dopo i problemi audio, e la distruzione degli addobbi floreali sul palco, Blanco non ricanterà questa sera L'isola delle rose. Lo spiega Amadeus: «Non ci sono le condizioni». Una pagina orribile su questo Sanremo 2023«Era previsto che Blanco si rotolosse tra i fiori ma non quello che è successo» dice ancora Amadeus a Fiorello a Viva Rai2!... Viva Sanremo! in onda nella notte dopo la prima serata del Festival. «Non capivamo bene che cosa stesse accadendo, un po' come fu con Bugo e Morgan», dice. Anche nel videoclip del brano L'isola delle rose Blanco sul finale spezza e lancia delle rose.

«Chiedo scusa alla città dei fiori». Dopo l'azione distruttiva di ieri sera Blanco si scusa con Sanremo con un post su Instagram. Accanto la foto di un testo scritto di suo pugno, intolato Ariston che sembra una poesia o un freestyle. «Cadono fiori, Ariston. Si spezzano fiori, Ariston.Cala il sipario, Ariston.Ti ho messo in lacrime come la mia mamma Ariston. Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi… rido rido rido rido rido e grido perché non sono perfetto come mi volevi ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia», si legge sul foglio.

I CALCI - «Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto.

Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato», puntualizza Amadeus. «Mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa. A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità. Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose - continua Amadeus -. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo».

«Che schifo lo spettacolo di Blanco stanotte al Festival di Sanremo. Mi auguro che chi lo ha fatto salire su quel palco chieda scusa a tutti gli italiani, dopo avergli fatto fare un esame tossicologico. Ottimo spot: antimodello per i giovani». Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commenta su Facebook l'esibizione di Blanco che si è infuriato per problemi tecnici mentre cantava e ha distrutto le rose sul palco dell'Ariston.

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TOTI - «Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l'intenso lavoro dei nostri floricoltori». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta via facebook il fuori programma del cantante durante la prima serata del Festival di Sanremo. «Per questo ti voglio invitare personalmente a visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l'eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del Dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival. - sottolinea Toti - E' il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori...può nascere un fiore!».

Blanco potrebbe essere chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo afferma il Codacons, che dopo i fatti di ieri durante il festival di Sanremo, dove il cantante nel corso della sua esibizione ha danneggiato i fiori dell'allestimento scenico del teatro Ariston, deposita oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti. «Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l'aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati -spiega il Codacons- L'art. 635 del codice penale stabilisce infatti che'Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni». Oltre all'aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell'Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l'artista dovrà risarcire«. Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco »alla luce del possibile reato di danneggiamento, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall'artista il ristoro dei danni erariali«, spiega l'associazione.

 

DASPO - «Tutto ha un limite. Il mio appello a chi ha ancora un cuore e un pò di buon senso è che bisogna invertire la rotta». È la presa di posizione di Angelo Pisani, presidente dell'Associazione Noi Consumatori” di fronte al siparietto cui ha dato vita Blanco durante la sua esibizione sul palco dell'Ariston ieri sera. L'artista, infatti, non sentendo in cuffia la sua voce, ha sfogato la sua rabbia distruggendo gli arredi del palco e le composizioni dei fiori tra i boati del pubblico in sala che non ha gradito il gesto. Secondo Pisani, che chiede «un Daspo per Blanco queste due immagini, della Ferragni in nude look e di Blanco gridano vergogna. Questa è l'Italia e l'esempio che si dà tramite tale 'Blancò senza cacciarlo e insegnargli l'educazione. In molti hanno visto cosa ha fatto, ma molti applaudivano ed ora tanti si sentiranno autorizzati a distruggere l'ambiente e far i pazzi. Il non rispetto per gli altri, pur sapendo di essere emulati nei comportamenti dal consistente numero di follower e fan, deve spingere la Politica a le istituzioni insieme a quel che rimane delle famiglie ad una riflessione. Tutto ha un limite. Il mio appello a chi ha ancora un cuore ed un pò di buon senso è che bisogna invertire la rotta».

FLOWER STYLIST - «Dell'allestimento dell'Isola delle Rose, per il pezzo di Blanco a Sanremo, me ne sono occupata io. Avevamo fatto una prova con un mix di rose finte e vere, l'allestimento doveva ricordare l'aiuola presente nel video della sua canzone». Lo racconta Jessica Tua, la flower stylist che ieri ha allestito a Sanremo il palco per la performance di Blanco, intervenuta alla trasmissione Un Giorno da Pecora, su Radio1. Quante rose c'erano in quell'allestimento? «Saranno state circa 300». Nel video in questione in effetti Blanco prende un pò ai calci i fiori. «Questa cosa qui era preventivata, nel video infatti se la prende un pò con le rose, nelle prove era una parte integrante». Quindi era previsto? «Era tutto previsto, ma non la parte finale, doveva essere più soft la cosa. L'intento era quello di riprodurre il video ma poi la cosa è degenerata, doveva essere più soft, non riesco a capire per quale motivo». È rimasta male dell' 'esito finalè, per così dire. «Più che male ero convinta che sarebbe stata una bella cosa se avesse funzionato fino alla fine - ha detto a Un Giorno da Pecora - ed ero preoccupata anche perché sapevo com'erano le strutture delle rose, fatte di pannelli di legno». Che costi hanno le rose in questione? «A San Valentino diciamo tra gli 8 e i 10 euro».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Febbraio 2023, 08:20
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