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«Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza - ha spiegato Achille Lauro - di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà. Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili».
Proprio a questo si è ispirato il look che Gucci ha pensato per la serata finale, insieme al team creativo di Lauro: un omaggio molto pop e pittorico, in cui il viso di Lauro era incorniciato da centinaia di perle. La parrucca, segnata anch’essa da inserti di perle, ricordava l’acconciatura della regina. Addosso, gorgiera e crinolina tipiche dell’epoca. Nella seconda parte della performance, Lauro ha tolto la struttura (che serviva in passato a sorreggere le grandi gonne tipiche dell’abbigliamento delle nobildonne) e ha rivelato un look ancora d’ispirazione anni ’70, ma sempre con richiami alla regalità, composto da una camicia con strascico di chiffon rosa, un pantalone di velluto rosso e stivaletti a tacco alto in vernice rossa, che si adattavano perfettamente alla fisicità di Lauro.
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Febbraio 2020, 02:42
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