L'amministratore delegato di Kik ha confermato la chiusura del settore della messaggistica, per concentrarsi sulla questione della criptovaluta e sulle sue ripercussioni legali: una chiusura inaspettata, dato che la app è utilizzata da milioni di utenti che per via dell'anonimato la preferiscono a Whatsapp e Telegram.
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Per utilizzare Kik infatti non serve associarla ad un numero di telefono ma solo ad un indirizzo email. Ted Livingston, il fondatore della compagnia, ha fatto sapere che la compagnia, che ha attualmente 100 dipendenti, li ridurrà ad un «team di 19 persone di élite». Non è la prima volta che la app, lanciata nel 2010, finisce con l'avere problemi: già qualche anno fa è stata oggetto di controlli da parte delle autorità britanniche, col capo della polizia che avvertì il potenziale abuso del suo utilizzo da parte dei pedofili. Nel solo 2018 sono state aperte oltre 1.500 indagini su Kik, scrive il quotidiano britannico Telegraph.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 10:15
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