Dire “l’ho comprato usato” non è più un tabù: tantissimi italiani scelgono infatti di vendere e comprare second-hand con grandi soddisfazioni da entrambe le parti. Le catene di conto vendita come “Il Mercatino” e “Mercatopoli” aprono in tutto il Paese, creando le condizioni perfette per un mercato parallelo florido ed ecologico, perché comprare qualcosa che è stato già prodotto non solo è un modo per risparmiare ma anche per non incidere sull’inquinamento del Pianeta.
Oggetti, abiti, elettrodomestici e mobili un tempo destinati alla discarica sono ora beni a cui dare una seconda vita. Anche online questo trend è in continua crescita: le app più utilizzate sono Ebay e Subito, e ultimamente anche Vinted sta spopolando, tallonando Depop e VestiaireCollective. Così il mondo digitale incontra quello analogico, dove ognuno di noi diventa mercante e affarista, specialmente con i pratici annunci su Facebook Marketplace.
E se di spendere non avete voglia, sui social trovate i gruppi di scambio “Swap” dove barattare vestiti che non vi piacciono più. Come l’esempio virtuoso delle donne di @swaptivism Roma che con i loro “swap ribelli” permettono a tutte di rifarsi il guardaroba gratis e allo stesso tempo di disinnescare la catena del fast-fashion, la seconda industria più inquinante al mondo. Scelte consapevoli che fanno bene al portafoglio e all’ambiente, scelte fatte nel presente che faranno bene al futuro di tutti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Novembre 2022, 10:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA