Tutti in fuga dall'algoritmo

Tutti in fuga dall'algoritmo

di Maddalena Messeri

“Il messaggio con il quale Whatsapp ha avvertito i propri utenti degli aggiornamenti che verranno apportati nei termini di servizio e la stessa informativa sul trattamento che verrà fatto dei loro dati personali, sono poco chiari e intelligibili” lancia l’allarme il Garante Italiano della Privacy sulle novità che Whatsapp doveva introdurre questo febbraio. La questione è passata nelle mani dell’Edpb, il Board che riunisce le Autorità privacy europee, e vista la pioggia di polemiche, Facebook ha deciso di posticipare al 15 maggio le nuove condizioni d’uso. Così, mentre Zuckerberg punta a monetizzare anche su Whatsapp, collegando aziende e clienti, già 10 miliardi di persone in tutto il mondo si sono spostate su Telegram e Signal, piattaforme che assicurano un’attenzione maggiore alla privacy.

Addirittura Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha twittato un laconico “Use Signal”, l’unica app di messaggistica dove non vengono raccolti i dati personali, non vengono salvate le chat nei server e anzi, volendo, si autodistruggono nel cellulare. Che sia la soluzione? Per ora ha fatto il boom di iscrizioni ed è comunque un passo avanti per chi vuole continuare a chattare tranquillo, per chi (forse) ha capito che il controllo dei big data e degli algoritmi sarà la guerra del futuro. @maddai_

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Gennaio 2021, 15:22
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