Le bombolette dei murales 2.0 sono le proiezioni luminose sulle facciate dei palazzi

Le bombolette dei murales 2.0 sono le proiezioni luminose sulle facciate dei palazzi
Un tempo le scritte si facevano sui muri, con le bombolette. Frasi che rimanevano intatte per anni sui palazzi della città, messaggi al mondo che diventavano parte integrante dei nostri quartieri. Ma con la digitalizzazione anche i murales hanno cambiato forma, e in quarantena sono arrivati i Proiezionisti Anonimi, tre ragazzi di Colli Aniene che, dalla periferia est della Capitale, hanno illuminato di speranze e sorrisi gli schermi dei cellulari in tutta Italia. Ogni notte una frase proiettata sul muro davanti casa, fotografata e poi postata sui social. E subito virale.
 
 


Dediche poetiche «Sono lì con te», ironiche «Sapete se c'è fila alla Coop?», consigli «No rega' guanti e mascherine a terra proprio no», o cit. dantesche come l'ultima «E quindi uscimmo a riveder le stelle». Con la fase 2 il proiettore si è spento, spiega Batman, uno dei fondatori. «Il progetto è legato al Covid19 e diventerà un libro, solo quando arriverà il vaccino lo riaccenderemo». Noi aspettiamo fiduciosi questa nuova proiezione: allora sì, non avremo più paura del buio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 19:13
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