Realtà virtuale, renderà felici?

Realtà virtuale, renderà felici?

di Maddalena Messeri

Studi del settore immobiliare stimano che dal 2030 le nostre cucine spariranno, diventando delle cabine dove poter accedere al metaverso: buio, poltrona e visori indossati per saltare nell'altrove digitale. Addio fornelli, il cibo si ordinerà prevalentemente da fuori, portato da droni, e si vivrà costantemente connessi, facendo esperienze come lavorare, partecipare ai concerti, fare visite mediche, sport, passeggiate e shopping. Proprio come nei film di fantascienza saremo in movimento ma immobili in casa. Ne hanno parlato il giornalista Tommaso Labate e l'esperto Gianluca Comandini, creando un curioso dibattito online. Ma questo metaverso, cioè questa realtà virtuale parallela, penserà anche alla nostra felicità? Per ora, commenta Comandini, si occuperà di farci salvare tempo.

Tempo da risparmiare per poterlo così passare collegati e dunque spendere online per le varie attività. «Prima del Web 1.0 la nostra vita era 100% fisica. Dall'arrivo dei social network in poi, anni Duemila, la nostra vita è 50% e 50%. Con il metaverso, sarà 25% fisica e 75% digitale». E tutto questo succederà senza rendercene conto, sarà un cambiamento rivoluzionario ma silenzioso e sotterraneo, e stravolgerà le nostre vite senza neanche farcene accorgere. Staremo chiusi in cucina, soli, aria condizionata e wifi, visualizzando cose ma senza poterle, realmente, fare. Un futuro distopico che per alcuni è già un triste presente.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2022, 09:35
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