La rissa degli iperconnessi

La rissa degli iperconnessi

In piena pandemia non era bastata la maxi rissa del 5 dicembre al Pincio per coprire una generazione di ridicolo: sabato gruppi di adolescenti violenti hanno deciso di replicare l'evento, a Roma e Venezia. Appuntamento su Telegram e via, tutti pronti in piazza per picchiarsi.

Momenti di pura follia per scaricare la rabbia, ma soprattutto per fare video col proprio cellulare, condividerli sui social e dire io c'ero. A Villa Borghese le gang di minorenni si sono sfidate in diretta su Instagram: c'è chi mena e chi riprende, perché se il motivo scatenante non esiste, l'unico scopo resta quello di offrire al web qualcosa di virale. E cosa fa più visualizzazioni di una zuffa di gruppo al grido di Rega' pronti a scannavve?


Le scazzottate sono sempre esistite, ma ad oggi i dati sono allarmanti: secondo una ricerca dell'O.N.A. il 30% degli adolescenti ha partecipato ad una rissa. Questa degenerazione è indicativa di un cambio radicale di mentalità: ragazzini soli, annoiati e iperconnessi, crescono senza modelli positivi di riferimento, in un mondo dai valori falsati dove tutto è permesso. E se la scuola non indica più la strada maestra e i genitori latitano disarmati, questi sono i risultati. Il sonno della ragione genera mostri.
@maddai_
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Dicembre 2020, 09:07
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