Gli studenti tornano in bici

Gli studenti tornano in bici

di Maddalena Messeri

Dicevamo che il Covid ci avrebbe, in qualche modo, resi migliori. Per molti non è successo niente, per alcuni è accaduto il contrario, ma i ragazzi hanno capito la lezione. E la sorpresa è arrivata all'uscita di scuola, specialmente fuori dagli istituti superiori di grandi città come Roma, Firenze, Bologna e Milano: sulle rastrelliere sono comparse centinaia di biciclette! Un esempio il liceo Virgilio di Roma, proprio dove un tempo campeggiavano motorini, ora ci sono mountain bike, vecchie bici e Graziella abbellite con fiorellini e nastri. Non più un mezzo da sfigati, ma una grande soluzione ecologica da usare tutti i giorni, ad ognuno la sua bici. I genitori la preferiscono ai mezzi pubblici, più rischiosi per la trasmissione del Covid, e per la sua economicità rispetto ad un cinquantino o ad una macchinetta.

I ragazzi e le ragazze la adorano, perché sensibili ai temi ambientali, perché permette libertà, praticità e nessun patentino. Così schizza su Google la ricerca di parole chiave come bicicletta, e di pari passo crescono le vendite di bici nuove e usate. Tutti (di nuovo) innamorati delle due ruote, una delle più grandi invenzioni dell'uomo, responsabili e attivi contro l'inquinamento delle città. Margherita Hack diceva Camminare a me non va, in bicicletta vo' meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà. Buona pedalata a tutti!


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Ottobre 2021, 12:36
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