Che bello il cineclub 2.0

Che bello il cineclub 2.0

C’era una volta il cineclub, la visione del film e a seguire il dibattito. A fine proiezione si raccoglievano le idee, si provava a dire la propria opinione, a discutere del senso di ciò che si era appena visto, tutti insieme. Erano i magnifici anni ’70. Oggi una cosa del genere è impensabile. Ognuno guarda il film per conto proprio ed esce dalla sala prima che finiscano i titoli di coda. Ma qualcosa di quell’antico spirito di commento collettivo si è salvato e lo dobbiamo ai social media.
Il fenomeno è diffusissimo specialmente su Facebook e su Twitter (che ora si chiama X) e coinvolge non solo i cinefili ma anche gli spettatori occasionali: dopo aver visto un film sempre più persone sentono il desiderio di parlarne con i propri amici virtuali. Si va dal commento base “capolavoro!” - “brutto!” fino a vere e proprie recensioni, in cui gli utenti condividono con enfasi le proprie suggestioni. Nei commenti si scatena il confronto e un caso esemplare è stato proprio ciò che è successo con Barbie e Oppenehimer, campioni al botteghino.
Su Facebook poi ci sono veri e propri gruppi di appassionati come “Cinematti”, “Cinema per cinefili”, “Cinema che passione” in cui tutti possono consigliare film da vedere, con tanto di locandine e annotazioni. Interessante come, in questo caso positivamente, i social siano diventati una grande agorà digitale in cui ognuno può parlare ad alta voce senza vergognarsi. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2023, 07:37
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