Black Friday, c'è chi dice no

Black Friday, c'è chi dice no

C'è stato un tempo in cui gli abiti nell'armadio erano pochi, le scarpe un solo paio, e si usavano finché non si bucavano le suole. C'è stato un tempo in cui il vestito buono, quello cucito su misura, si teneva inamidato per la domenica. C'era stata la guerra e la miseria aveva insegnato alle persone il valore delle cose, l'arte di riparare gli oggetti, l'importanza di rammendare i propri vestiti. Con il boom economico le abitudini sono cambiate, si è imposta la moda industriale, le confezioni a buon mercato, i grandi magazzini. Il consumismo si è radicato nella nostra società, diventando consuetudine, spingendoci a desiderare cose di cui non abbiamo bisogno e a comprare sempre di più.
Negli ultimi anni poi, è arrivato dagli Usa il Black Friday, un venerdì di forti sconti.

Ma in Italia c'è chi dice no: quest'anno tante piccole realtà hanno affidato ai propri social il boicottaggio della giornata con l'hashtag #noblackfriday. E hanno postato: @diemmegicontact nessuno ha voglia di svendere e svilire capi nuovi di valore, @melaniacarusoboutique compriamo meno e scegliamo la qualità, @lo_spaventapasseri il black friday è tossico per le persone e per il pianeta, @miaso_undress non inquiniamo, non sprechiamo, non compriamo tanto per comprare, @giannettistore compra meno, scegli bene, fallo durare. E giù commenti di followers totalmente d'accordo. Forse davvero stiamo acquisendo una nuova consapevolezza, una maggiore etica, anche nel campo degli acquisti. 

@maddai_


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Novembre 2021, 12:07
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