App-spia negli smartphone: così la Cina controlla i turisti
Come riferisce il Guardian, gli agenti controllano in maniera approfondita gli smartphone, che vengono esaminati in apposite stanze. Lì, lontano dal legittimo proprietario dell'apparecchio, verrebbe installata l'app.
Il software, secondo le analisi effettuate dal Guardian e da esperti di cybersecurity, è prodotto da una compagnia cinese e scandaglia gli smartphone alla ricerca di contenuti ritenuti sensibili dalle autorità.
A quanto pare, l'app viene disinstallata dopo il download dei dati e prima che il telefono venga riconsegnato al proprietario. In alcuni casi, però, l'eliminazione del software non sarebbe stata completata in maniera appropriata. Sul cellulare, quindi, alcuni turisti avrebbero trovato le 'prove' dell'hackeraggio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Luglio 2019, 19:47
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