Uber tutela la privacy dei suoi utenti,
ecco cosa cambia per l'app

Uber tutela la privacy dei suoi utenti, ecco cosa cambia per l'app
Uber si concentra sulla privacy dei suoi utenti. Dopo numerose polemiche, per gli autisti sarà possibili geolocalizzare gli utenti, ma solo con il loro consenso.

È scritto nelle nuove regole sulla privacy, in vigore dal 15 luglio prossimo. Il servizio alternativo ai taxi consentirà ai conducenti di vedere la posizione del passeggero, anche se non sta usando la app, in modo da passare a prenderlo più velocemente. Inoltre, se l'utente darà a Uber l'accesso all'elenco contatti del telefono, la compagnia potrà usarli per inviare materiale promozionale a parenti e amici.



La nuova policy sulla privacy "spiega in modo più chiaro e conciso quali dati richiede Uber e come vengono usati", ha scritto Katherine Tassi, responsabile della privacy di Uber, sul blog della compagnia. Gli utenti però avranno il controllo: "potranno scegliere se condividere i dati". La app, ha assicurato la società, funzionerà bene anche se gli utenti decideranno di non consentire l'accesso ai propri dati.



Per Uber, operativo in 57 paesi, la privacy rappresenta uno dei temi su cui si concentrano le critiche maggiori, insieme alla sicurezza e alla concorrenza sleale ai taxi. Negli ultimi mesi l'azienda ha raddoppiato il suo team che si occupa di privacy, ha messo un ex pm specializzato in cybercrimine a capo della sicurezza e ha affidato ad alcuni esperti esterni una revisione delle sue regole in materia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Giugno 2015, 09:04
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