Terremoto in Albania, l'Ingv: «Impossibile prevedere l'entità delle scosse future»

Terremoto in Albania, l'Ingv: «Impossibile prevedere l'entità delle scosse future»
Dopo la scossa di terremoto in Albania delle prime ore di questa mattina, la prima domanda che è spontaneo farsi è: le prossime scosse che entità avranno? Domanda alla quale non è semplice rispondere nemmeno per i sismologi. Secondo l'Ingv infatti prevedere l'entità delle future scosse è impossibile, dopo quella di magnitudo 6,5 avvenuta alle 3:54 italiane del 26 novembre lungo le coste dell'Albania, vicino Durazzo, alla profondità di circa 10 chilometri, che ha causato diversi morti e centinaia di feriti.

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I sismologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rilevano che al momento sono avvenute repliche di magnitudo 5.3 e 5.4, «ma non sappiamo nel dettaglio che cosa potrà accadere», ha rilevato il sismologo Salvatore Stramondo. Generato dalla compressione fra la placca africana e quella eurasiatica, «il terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami, ma l'allarme è rientrato», ha detto il sismologo Alberto Michelinio, dell'Ingv. 

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ALTRE DUE SCOSSE A SETTEMBRE Nella stessa zona colpita oggi dal terremoto erano avvenute due scosse importanti il settembre scorso: la prima di magnitudo 5,8 seguita da una di magnitudo 5,4, ha detto Stramondo. «Al momento non ci sono elementi per stabilire se esiste un legame fra l'evento di oggi e quei terremoti», ha osservato Michelini. In tutti i casi la zona colpita si trova ai margini fra la placca Africana, che spinge da Sud verso Nord, e quella Eurasiatica, che spinge in senso opposto; si genera in questo modo un movimento di compressione che genera i terremoti.

Considerando la magnitudo importante del sisma avvenuto nella notte, era stato diramato l'allerta tsunami. «È stato fatto per le coste albanesi e per quelle greche e italiane poiché l'Ingv è responsabile dell'allerta tsunami nel Mediterraneo», ha detto Stramondo. Lo tsunami non è avvenuto a causa della profondità del sisma. «Non sappiamo - ha osservato Michelini - se a livello locale possano essere avvenuti fenomeni di lieve entità, compresa fra 5 e 6 centimetri». È stata invece molto forte la percezione del terremoto lungo tutta la costa italiana, da Trieste alla Puglia fino alla Campania e la Calabria, come indicano le mappe ottenute sulla base del servizio «hai sentito il terremoto?» dell'Ingv.

Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Novembre 2019, 12:03
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