Il robot serve il drink scelto on-line:
il bionic bar della Royal Caribbean

Il robot serve il drink scelto on-line: il bionic bar della Royal Caribbean

di Filippo Bernardi
SOUTHAMPTON - «Si dovrebbe poter comprare il sonno», sorride Alessandro dopo l'ennesima dimostrazione davanti a decine di giornalisti e agenti di turismo provenienti da ogni parte del mondo. Riflessioni da chi ce l'ha fatta.

Ventisei anni, una laurea in ingegneria della Produzione industriale a Torino e un master in Project management in Australia, è uno dei giovani di Makr Shakr, start up tutta italiana che in soli cinque mesi può contare su un fatturato di 3 milioni di euro.

A Southampton per la presentazione della Quantum of the seas, l'ultima nave da crociera del colosso norvegese-americano Royal Caribbean, le star erano loro. La società dei transatlantici, ha voluto che realizzassero al centro del ponte cinque un bionic bar, o bar bionico: al posto del barista due bracci meccanici come quelli utilizzati nelle catene di montaggio della Fiat, shakerano e servono drink creati e ordinati smanettando su un tablet. Cocktail e robot, insomma.



IL PROGETTO

L'idea nasce qualche anno fa e nel 2013 un primo prototipo suscita curiosità al Salone del mobile di Milano. Poi il grande balzo al Google I/O di San Francisco, il più importante appuntamento annuale dell'azienda di Mountain View. «Da lì in poi è cambiato tutto - racconta Saverio Panata, architetto 36enne con un master ad Harvard - A novembre 2013 ci ha contattato la Royal e a giugno è nata Makr Shakr. Dal punto di vista economico la mia vita sta migliorando ma produrre utile non è l'unico obiettivo. Quello principale è fare innovazione». All'origine della storia di Saverio, Alessandro e una manciata di ragazzi c'è l'incontro con Carlo Ratti, architetto e designer torinese che dal 2004 è direttore del Senseable City Lab del Mit. «Anche lui fa parte di Makr Shakr, è una specie di advisor d'eccezione», spiega Saverio.



Nei due giorni pre-inaugurali della Quantum of the seas, il bionic bar è stata tra le attrazioni più visitate ed è senz'altro tra quelle che più fanno meritare alla nave il titolo della «più tecnologica al mondo».

LE MAGIE

Sul ponte superiore della Quantum una bolla di vetro appesa a una gru porta i passeggeri a oltre 90 metri sul mare. Ci sono uno skydiving e una pista con 40 autoscontro che può trasformarsi in una discoteca o in un campo da basket. Le camere che non affacciano sul mare hanno un balcone virtuale a tecnologia Led da 80 pollici che riproduce il panorama circostante (rumore delle onde compreso). Ogni ospite può pianificare la crociera grazie a una app di bordo e indossa un braccialetto elettronico che funziona da chiave della camera come da carta di credito. I due robot del bar bionico amministrano oltre 100 bottiglie di alcolici appese al soffitto, pestano, mixano e versano nel bicchiere. Il drink prende forma sui tablet davanti al banco «e presto sarà tutto sui social», spiegano i ragazzi di Makr Shakr. Progetti? «Una versione low cost e... sbarcare a Las Vegas».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Novembre 2014, 12:15