Pokémon Go mette d'accordo ebrei e musulmani:
"È un'app pericolosa e demoniaca"

Pokémon Go mette d'accordo ebrei e musulmani: "È un'app pericolosa e demoniaca"

di Paola Pastorini
La crociata contro Pokemon Go unisce l’impossibile. Ebrei e musulmani dicono no alla app dei mostri in miniatura, che diventano personaggi da prendere nel mondo reale attraverso una caccia con lo smartphone.

È arrivato il divieto dell’esercito israeliano (Zahal), che proibisce ai militari di andare a caccia delle figurine virtuali mentre si trovano nelle basi dell’esercito. Il rischio è che le immagini riprese dai cellulari siano rilanciate e raggiungano occhi indiscreti.

Gli fa eco Al Azhar, massima istituzione del mondo sunnita, che dal Cairo dichiara la app “haram” per l’islam, ovvero proibita, perché «influenza la mente in modo negativo» ed è illecita come bere alcolici.

Anche in Turchia gli imam tuonano contro la mania collettiva Pokemon Go che porta la gente persino a entrare nelle moschee.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Luglio 2016, 08:02
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