Minds, ecco il social che piace ad Anonymous:
tutela la privacy e cripta le conversazioni

Minds, ecco il social che piace ad Anonymous: ​tutela la privacy e cripta le conversazioni

di Alessio Caprodossi
ROMA - Libertà e privacy sono le basi su cui sorge Minds, il social network che arriva dagli Usa per garantire la protezione di chat, post, immagini, video, link e commenti diffusi sulla piattaforma web.





L'aspetto è simile a Facebook, l'obiettivo è invece rovesciarne il funzionamento criptando tuttò ciò che viene pubblicato per eliminare che venga sfruttarlo come merce preziosa per pubblicità su misura. Quello che, appunto, succede sul social di Mark Zuckerberg, e che Bill Ottman assicura non accadrà con la sua creatura perché «su Minds sono gli utenti che hanno il controllo».



L'elemento di distinzione di Minds è il codice di programmazione, aperto al contributo degli utenti e per questo subito abbracciato dal collettivo di attivisti online Anonymous, ma anche l'algoritmo che determina la popolarità dei post, che qui non sono legati al marketing (a pagamento) ma all'attività dell'iscritto secondo l'ottica del "più si pubblica, più aumenta la visibilità".



I 60 milioni di visite tra desktop e mobile (app per iOS e Android) in meno di una settimana confermano le potenzialità del progetto, anche se c'è tanta strada da fare: «Dal lato tecnico Minds è un'idea fantastica, che punta sulla criptazione undirezionale tra mittente e destinatario mettendo al cento della scena l'utente - spiega Riccardo Meggiato, consulente in sicurezza informatica e investigazioni digitali – Sarà però un social di nicchia perché nessuno riuscirà a convincere gli iscritti di Facebook a migrare su un'altra piattaforma». Il recente volo trasformato presto in picchiata di Ello, l'ultimo in ordine temporale degli anti-Facebook, è la dimostrazione più evidente.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Giugno 2015, 08:01
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