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Minds, ecco il social che piace ad Anonymous:
tutela la privacy e cripta le conversazioni
di Alessio Caprodossi
ROMA - Libertà e privacy sono le basi su cui sorge Minds, il social network che arriva dagli Usa per garantire la protezione di chat, post, immagini, video, link e commenti diffusi sulla piattaforma web.
L'aspetto è simile a Facebook, l'obiettivo è invece rovesciarne il funzionamento criptando tuttò ciò che viene pubblicato per eliminare che venga sfruttarlo come merce preziosa per pubblicità su misura. Quello che, appunto, succede sul social di Mark Zuckerberg, e che Bill Ottman assicura non accadrà con la sua creatura perché «su Minds sono gli utenti che hanno il controllo».
L'elemento di distinzione di Minds è il codice di programmazione, aperto al contributo degli utenti e per questo subito abbracciato dal collettivo di attivisti online Anonymous, ma anche l'algoritmo che determina la popolarità dei post, che qui non sono legati al marketing (a pagamento) ma all'attività dell'iscritto secondo l'ottica del "più si pubblica, più aumenta la visibilità".
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