Libero Mail e Virgilio Mail, account ancora bloccati. L'ira degli utenti sui social: «Criminali»

Dopo cinque giorni di disagi su Twitter entrano in tendenza gli hashtag #liberomail e #liberodown: sui social scoppia il malcontento

Libero Mail e Virgilio Mail, account ancora bloccati. L'ira degli utenti sui social: «Criminali»

di Niccolò Dainelli

Dopo 4 giorni di disservizi e black out generale, Libero Mail e Virgilio Mail avevano comunicato l'inizio del ripristino della casella di posta elettronica. Un sollievo per gli oltre 9 milioni di utenti che hanno scelto di affidarsi al loro servizio. Ma a distanza di ore dalla comunicazione per molti il servizio è ancora bloccato. Una situazione che sta facendo infuriare gli utenti che sui social sfogano la loro ira.  

Leggi anche > Libero Mail e Virgilio Mail, «avviato processo di rimessa online» dopo 4 giorni di stop

Spopola il malcontento

 

«È con sollievo che possiamo comunicare ai nostri utenti che è in corso un progressivo ritorno alla normalità». Lo annunciava in una nota ItaliaOnline indicando che «è stato infatti avviato il processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail, che coinvolge solo una prima parte della customer base. Ma distanza di ore dalla comunicazione gli utenti non riescono ancora ad accedere ai propri indirizzi email. Un disservizio che, al quinto giorno di disagi, ha portato in tendenza su Twitter gli hashtag #liberomail e #liberodown. I problemi alla mail di Libero e Virgilio, infatti, sono cominciati domenica sera dopo le 22. Da allora almeno 9 milioni di italiani hanno avuto la casella della posta elettronica bloccata. E adesso sui social network si inizia a gridare allo scandalo.

L'ira del web

Mentre c'è chi riesce, dopo 5 giorni, a prenderla ancora con ironia scrivendo: «Anche oggi, vi rendiamo disponibile la casella di posta elettronica domani», in molti stanno iniziando a perdere la pazienza. Un utente, molto più irritato, ripercorre le fasi salienti di un black out che sta facendo discutere: «Dal 22.1.23 alle 23 a oggi 27.1.23 alle 13 fanno 110 ore di #Liberodown e ancora non si accede alla casella di posta. Questa cosa di #liberomail sta diventando irritante». Ma c'è anche chi calca molto di più la mano, augurando all'azienda di fallire: «C'è gente che doveva ricevere mail di lavoro urgenti, altri che avevano fatto acquisti e attendevano la conferma dell'ordine, e cosa molto più importante, persone che aspettavano risposte di medici, conferme di appuntamenti e referti online. #liberomail dovete fallire. Criminali», scrive senza andare per il sottile. 

Possibilità di reclamo

AltroConsumo e Codacons, nel frattempo si stanno mobilitando per rendere possibile un reclamo che porti a un indennizzo per il danno subito. AltroConsumo ha analizzato i contratti di Libero Mail e Virgilio Mail, spiegando che i due servizi hanno inserito una clausola definita «furba» per evitare di essere coinvolti in eventuali risarcimenti: «Abbiamo recuperato i contratti di Virgilio email e Libero email e abbiamo trovato una clausola davvero "furba" (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento. Clausola che a nostro avviso non può essere applicata in maniera così generica». Attraverso la piattaforma Reclama Facile (CLICCA QUI), AltroConsumo propone così di inviare un reclamo direttamente al provider ItaliaOnline. Non solo. Il Codacons, l’associazione dedicata alla difesa dei consumatori, ha deciso anche di inviare una diffida a ItaliaOnline dove chiedere un risarcimento per il mancato servizio fornito ai clienti: «È vero che in molti casi si tratta di un servizio gratuito ma resta comunque il diritto dei consumatori ad avere servizi adeguati, anche perché l’attività è di certo remunerativa per Italiaonline i cui guadagni sono collegati ai messaggi pubblicitari che veicola anche nel servizio di email».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 01:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA