Google sfoca in automatico le immagini esplicite: opzione per proteggere bambini e sensibilità degli utenti

Nei prossimi mesi il colosso del web dovrebbe introdurre l'opzione Safe Search che sfoca le immagini con potenziali contenuti esplicit

Google sfoca in automatico le immagini esplicite: opzione per proteggere bambini e sensibilità degli utenti

di Redazione web

Immagini esplicite sfocate in automatico da Google. Il colosso del web ha annunciato una nuova misura di protezione nei confronti degli utenti del web, specialmente i più vulnerabili, i bambini, che potrebbero essere raggiunti da immagini non pertinenti per età e sensibiltà.

Un altro importante passo in avanti verso un web più sicuro, quello deciso dalla company americana, annunciato in occasione del Safer Internet Day. Nei prossimi mesi Google attiverà in automatico il filtro Safe Search, già esistente ma che deve essere abilitato manualmente dall'utente.

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Filtro che sfoca

«Questa impostazione diventerà predefinita anche per le persone che non hanno già attivato il filtro SafeSearch, con la possibilità di modificare le impostazioni in qualsiasi momento», ha comuniato Jen Fitzpatrick di Google, vicepresidente senior di Core Systems & Experiences. Quando sul motore di ricerca si digiterà il nome di quello che interessa, se il contenuto sarà interpretato sensibili dall'algoritmo smart, l'utente vedrà l'immagine sfocata e si cliccherà di nuovo, Google fornirà un ulteriore avvertimento: «Questa immagine potrebbe contenere contenuti espliciti. La sfocatura di SafeSearch è attiva».

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Anche per i minori

L'opzione, a questo punto, fornisce altre due possibilità.

Si può scegliere di vedere il contenuto senza filtri oppure di lasciarla esplicita, scelta che l'utente può impostare come un automatismo. Questa opzione, ovviamente è valida per tutti gli adulti, perché nel caso di utenti registrati al di sotto dei 18 anni, è abilitato in automatico SafeSearch, che impedisce l'accesso ai contenuti legati a pornografia, violenza e sangue.

Ma non sono solo i minori a ricevere questo trattamento. Con questa modifica, Google, infatti, tende a nascondere i contenuti espliciti anche a quegli utenti anonimi, che utilizzano il motore di ricerca senza aver effettuato l'accesso al proprio account.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2023, 14:46
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