Bing come Google, anche Microsoft
bandisce il "revenge porn"
Microsoft, in pratica, non rimuoverà le immagini dallo spazio privato di archiviazione di un utente, ma gli impedirà di creare link condivisibili che rimandano a quelle immagini. La mossa arriva dopo quella di Google, che il mese scorso ha annunciato la rimozione, dal suo motore di ricerca, dei link a foto segnalate come 'revenge porn', fenomeno contro cui sono scesi in campo anche social come Twitter e Reddit.
"Sfortunatamente il revenge porn è in crescita nel mondo. Può danneggiare praticamente ogni aspetto della vita di una vittima: relazioni, carriera, attività sociali. Nei casi più gravi e tragici ha anche portato al suicidio", ha scritto Jacqueline Beauchere, a capo dell'ufficio di Microsoft per la sicurezza online, in un post in cui ha annunciato il nuovo meccanismo di segnalazione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Luglio 2015, 09:45
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