Facebook, WhatsApp e Instagram: down mondiale. App al buio per ore: «I domini sono inaccessibili»

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Facebook, WhatsApp e Instagram down in tutto il mondo, problemi gravissimi per i social di Mark Zuckerberg. Crollo improvviso per le tre piattaforme più diffuse tra gli utenti sul web è accaduto attorno alle 17,30 di lunedì. «Sorry, something went wrong», è la scritta apparsa su Facebook. Stessa sorte per Instagram con il feed che non si aggiornava e WhatsApp che risultava bloccato. In tarda serata in alcune zone Facebook e Instagram erano tornati a funzionare a singhiozzo.

Cosa sta succedendo: la spiegazione dei vertici di Facebook

Il blocco è arrivato nello stesso giorno in cui una talpa di Facebook, una ex dipendente, ha rivelato la negligenza del social nell'eliminare la violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi dalle sue piattaforme, uscendo allo scoperto rincarando la dose delle accuse. E la sua testimonianza martedì al Senato potrebbe essere dirompente. «Facebook nella sua attuale forma è pericolosa, pone una minaccia alla democrazia», ha denunciato in alcune interviste l'ex product manager Frances Haugen, dopo essersi presentata nella popolare trasmissione 60 Minutes della Cbs News come la whistleblower dietro agli scoop del Wall Street Journal ' Facebook Files'. I due eventi contemporanei hanno provocato un crollo in borsa di ben 5 punti.

«Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi», scrive su Twitter, Andy Stone, manager della comunicazione di Facebook

Anche i dipendenti di Facebook non sono riusciti ad entrare negli uffici: i badge non funzionavano. Infatti, risulta che alcuni dei dipendenti accorsi negli uffici per valutare in prima persona l’estensione del danno non sono riusciti ad accedere agli edifici perché i loro badge digitali hanno smesso di funzionare, elemento che ha impedito di accedere alle aree dei server e agire in prima persona sui macchinari.

Stessa sorte per Instagram con il feed che non si aggiornava e WhatsApp che risultava bloccato. Insomma, un down globale e mondiale che dura da ore.

Facebook, WhatsApp e Instagram down: cosa è successo

La notizia si è diffusa velocemente attraverso Twitter con numerosi utenti che hanno segnalato il disagio. Gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono volati subito in cima alle ricerche. Non è ancora chiaro cosa sia successo. Sul profilo twitter ufficiale di WhatsApp si informava che si sta lavorando per risolvere il problema.

 

I malfunzionamenti sono iniziati verso le 17.30 e sono stati segnalati da molti utenti su Twitter. In un primo momento Facebook non ha diffuso comunicazioni ufficiali al riguardo del crash che ha mandato nel... panico milioni di utenti nel mondo.

Solo nello scorso marzo 2021, per un'ora le tre app erano andate in down in tutto il mondo, provocando problemi a milioni di utenti. Un caso analogo era accaduto nel 2019, quando a luglio, per circa 17 ore, i disguidi avevano interessato tutte le piattaforme. Come sempre gli utenti si sono riversati su twitter, dove serpeggia l'ironia per questo down. Migliaia i tweet divertenti e irriverenti che mettono in evidenza il panico, più o meno reale, che stanno vivendo le persone in assenza di facebook, instagram e whatsapp.

Whatsapp, Facebook e Instagram down: ecco perché

Il disservizio si fa sentire in un momento in cui ancora molte persone sono in smart working ed è importante la comunicazione a distanza. Il down - secondo la testata americana di tecnologia The Verge - pare sia collegato ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali - come facebook.com, ad esempio - ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre voltre individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.

«Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi», spiega la società senza rendere note le cause del disservizio. Mentre Instagram chiede «di avere pazienza». I problemi sembrano aver interessato anche Oculus e Workplace, rispettivamente la piattaforma di Facebook per la realtà virtuale e il lavoro.

Il down mondiale è partito dalle 17:30 circa ora italiana, quando sono iniziate ad arrivare tante segnalazioni. Sul sito downdetector.com, che tiene conto dei guasti di diverse piattaforme, gli utenti hanno segnalato problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. Non è la prima volta che i servizi dell'ecosistema Facebook non funzionano all'unisono. L'ultimo blackout mondiale che aveva mandato in tilt WhatsApp, Instagram e Facebook si era registrato lo scorso 19 marzo ed era durato circa un'ora; ma quello più lungo si è verificato il 13 marzo 2019, un record di 14 ore di stop per le applicazioni. 

La talpa di Facebook accusa l'azienda


La fuga di notizie e la rivelazione pubblica della fonte rappresenta forse la crisi più grave nella storia della società di Mark Zuckerberg, dopo la maxi multa di 5 miliardi di dollari per aver violato le norme sulla privacy ai danni di milioni di utenti nella raccolta dati di Cambridge Analytica per alcune campagne elettorali, tra cui quella (vincente) di Donald Trump nel 2016. E rischia di deteriorare ulteriormente i rapporti della piattaforma non solo col pubblico ma anche con il Congresso, che da anni discute su come limitare lo strapotere e la crescente influenza di Big Tech. Senza contare la minaccia di un'inchiesta da parte della Securities and Exchange Commission (Sec), l'equivalente della Consob italiana, mentre Fb è già sotto tiro in una storica indagine della Federal Trade Commission per abuso di posizione dominante. Le accuse della 37enne Haugen pesano come macigni, anche perché arrivano da una veterana del settore, che ha lavorato per Pinterest, Yelp e Google prima di dimettersi lo scorso maggio da Facebook, dove era arrivata due anni prima proprio per limitare la disinformazione elettorale.

La manager contesta alla società di anteporre il profitto e lo sviluppo alla sicurezza, ingannando il pubblico e gli investitori, tanto che ha presentato ben otto denunce alla Sec. «C'erano conflitti di interesse tra ciò che è buono per il pubblico e ciò che è buono per Facebook. E Facebook, ancora una volta, ha scelto di ottimizzare i suoi interessi, come il fare più soldi», ha denunciato. Haugen ha anche svelato che il social ha rimosso le protezioni contro la disinformazione subito dopo le ultime elezioni Usa. «Non appena sono finite, hanno fatto marcia indietro per dare priorità alla crescita sulla sicurezza e questo mi sembra davvero un tradimento della democrazia», ha spiegato. Un'accusa che ha fatto capolino nell'inchiesta del Congresso sull'assalto a Capitol Hill, dove si indaga anche sul ruolo di Fb e ci si lamenta della sua scarsa collaborazione. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Dicembre 2021, 18:01
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