Facebook, l'utente attiva spontaneamente
i filtri sul social: ecco come

Facebook, l'utente attiva spontaneamente i filtri sul social: ecco come
Censure e selezione delle notizie su Facebook dipendono quasi esclusivamente dall'utente: ognuno infatti crea spontaneamente i suoi filtri e finisce per vedere solo quello che desidera vedere. E' questa la conclusione dello studio condotto da alcuni ricercatori che lavorano per lo stesso social network e pubblicata sulla rivista Science.



Le scelte individuali su cosa cliccare o meno limitano dunque l'esposizione a idee stimolanti e provocatorie, diverse dalle nostre, molto più degli algoritmi di Facebook, che cercano di anticipare i gusti dell'utente, facendogli 'da scudo' contro punti di vista in conflitto con i suoi. Dato che sempre più persone si affidano ai social media per informarsi, è importante capire quanto siti e browser 'personalizzati' modellino la visione dell'utente rispetto alle tradizionali fonti.I ricercatori hanno quindi studiato gli utenti di Facebook negli Usa che pubblicamente avevano dichiarato le loro preferenze politiche, considerando le notizie pubblicate online per gli amici, vedendo se erano liberali o conservatori, e poi determinando che tipo di notizie erano, se postate da amici dell'utente, e quali notizie sono state cliccate e lette.



Messi insieme tutti questi dati hanno indicato che il filtro dell'algoritmo di Facebook aveva prodotto in media un cambio dell'1% nella proporzione di notizie che 'sfidavano' e provocavano le idee dell'utente, mentre le scelte fatte dallo stesso utente facevano calare del 4% le notizie 'spiacevoli'.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2015, 15:08
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