La parola più usata nel 2015 è un'emoji:
è la faccina che piange dalla gioia

La parola più usata nel 2015 è un'emoji: è la faccina che piange dalla gioia

di Alessio Caprodossi
Alzi la mano chi tra WhatsApp, sms e le altre applicazioni di chat non abbia mai usato una emoji per conversare. Difficile trovare qualcuno che non abbia familiarità con le faccine colorate, il cui utilizzo è in costante e clamorosa crescita, in ogni parte del mondo e in ogni classe sociale. Sintetizzare una sensazione complessa da spiegare con le parole con un solo simbolo è del resto comodo ed efficace, anche se così' facendo siamo partecipi di una rivoluzione linguistica, dove le stesse parole segnano il passo davanti all'ascesa delle emoji.





Non sorprende, allora, la scelta dell'Oxford Dictionary (che nel 2013 aveva premiato il termine selfie), nonostante appaia contradditorio indicare una faccina al posto di una parola. «Per la prima volta la Oxford Dictionary Word è una immagine», si legge nel blog del dizionario inglese.



Face with Tears od Joy, cioè la faccina che piange dalle risate, ha battuto tutte le altre perché come dimostrano le ricerche di SwiftKey è la più utilizzata e rappresenta il 20% del totale delle faccine. Nella sfida il sorriso lacrimoso ha superato invece gli altri termini in ascesa nel corso dell'anno, tra cui They (persona dal sesso non specificato), Sharing economy, Refugee e Ad Blocker (il software che blocca la pubblicità dei siti web).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Novembre 2015, 10:28
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