Chiara Maci @chiarainpentola: «La mia cucina? Scatto e... mangio»

Chiara Maci: «La mia cucina? Scatto e... mangio»

di Ilaria Del Prete
Due bambini, Andrea nato l'anno scorso dall'amore con lo chef Filippo la Mantia, e Bianca cresciuta da mamma single. Un programma in tv - su Food Network - e un blog di cucina per il quale Chiara Maci dieci anni fa ha lasciato un lavoro sicuro a Sky per buttarsi a capofitto nel progetto.

La prima volta ai fornelli?
«Da piccola, gli gnocchi con mia madre. E da ragazzina quantità industriali di cheesecake».

Come ha cominciato a cucinare?
«In casa mia sarebbe stato impossibile non farlo. Mi sono accorta di essere brava quando mi sono trasferita da sola a Milano (ho vissuto ad Agropoli fino ai dieci anni, poi a Bologna): ero l'unica a invitare gli amici a cena».



Poi ha studiato?
«Sì. Ho fatto un corso intensivo alla scuola di Gualtiero Marchesi. I libri sono stati fondamentali per le basi della pasticceria. Ma nella cucina, lo studio mi annoia. Per me è più importante l'istinto».

Quanto è importante che un piatto sia instagrammabile?
«Le mie foto non sono particolarmente belle. Per me è più importante che i piatti siano golosi, scatto in tre secondi perché poi voglio assaporare».

Dice di mangiare moltissimo. A guardarla non si direbbe...
«È una fortuna. Mangio dai tre ai quattro etti di pasta al giorno e non faccio sport. Durante le riprese di L'Italia a morsi ho preso quattro chili in quattro mesi. Mi hanno proposto molte diete, ma al cibo non posso rinunciare. Però bevo poco alcol, e cammino tanto».

Il suo compagno è uno chef. In casa chi cucina?
«Io, anche perché lui non c'è mai. Gli preparo tantissima carne».



Vi scontrate su qualcosa?
«Su aglio e cipolla. Lui della loro assenza ne ha fatto una filosofia di vita, io da cilentana li metto dappertutto».

Ci avete scritto un libro...
«Abbiamo 23 anni di differenza, siamo due generazioni diverse. Per lui il Web era una stupidata ma ora capisce anche il mio mondo».

Una professione sempre più riconosciuta come tale.
«All'inizio è stata dura darsi una credibilità. Per chi comincia oggi, invece, è molto più semplice».

Come è arrivata sui social?
«Io mi ci sono ritrovata, tutto è partito dal blog. Oggi le persone aprono un profilo con l'intenzione di farne un lavoro».

Come concilia lavoro e famiglia?
«La vera fatica è convivere con il senso di colpa di non poter essere sempre con i miei bambini».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Aprile 2019, 10:41
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