Federico Santaiti: «Sono il Gattaro del web. A casa? Comandano i mici»

Federico Santaiti: «Sono il Gattaro del web. A casa? Comandano i mici»

di Ilaria Del Prete
Tra disavventure domestiche e momenti di estrema tenerezza, Federico Santaiti è il Gattaro del web. Il pet influencer vanta una fanbase da oltre 270mila like su Facebook con la quale condivide la passione per i gatti attraverso video virali e il libro Fatti i gatti tuoi.



Come ha cominciato?
«Io sono un regista, e nella mia pagina Facebook ho sempre condiviso video dei miei lavori. Avevo 200 followers. Fino a quando - una domenica di gennaio di quattro anni fa - ho deciso di girare un video chiamato Avere un gatto significa».
Perché lo ha fatto?
«Avevo scoperto, parlando con amici e conoscenti con gatti, che ci trovavamo a condividere esperienze e atteggiamenti simili e le ho raccontate. In meno di 24 ore il video aveva totalizzato oltre un milione di visualizzazioni. Così ho continuato».
Cosa mostra nei suoi video?
«Una rappresentazione in chiave ironica della vita quotidiana con i gatti, ricca di aneddoti e gag».
Ad esempio?
«La sveglia. Al mattino, quando gli fa più comodo, il gatto inizierà a miagolare fino a tirarti giù dal letto. Non importa che sia domenica. Quando entra in casa un gatto l'umano deve rassegnarsi a diventarne schiavo».
La sua schiavitù quando è cominciata?
«Nell'estate di 4 anni fa una gattina nera mi è entrata in casa e ha partorito tre cuccioli. Mamma Blacky e Thorin sono rimasti con me. Eppure prima di quel giorno avevo sempre pensato di preferire i cani come animali domestici. Ora non riesco più a immaginare una vita senza loro».



Come gliel'hanno cambiata?
«Dal punto di vista lavorativo e dei social è stata una vera rivoluzione. Sul versante umano, mi hanno fatto scoprire cosa vuol dire essere amato incondizionatamente. Anche dopo la giornata più faticosa, quelle due piccole pesti mi fanno mettere da parte i problemi».
E nel pratico? Com'è la sua giornata tipo?
«Sveglia di mamma Blacky alle 6. Impiatto la pappa, loro mangiano e tornano a dormire. Quando inizio a lavorare al pc si siedono o sulle mie gambe o tra me e la tastiera: ormai chi mi segue aspetta una foto di questo momento. A ora di pranzo me li ritrovo sul tavolo. Nel pomeriggio gli dedico un'oretta di giochi per farli sfogare ma non basta: appena mi metto a letto loro cominciano a correre dappertutto».
E la sua fidanzata li asseconda?
«Lei ha tre gatti e un cane. Quando andiamo in vacanza ci sono più animali che persone».

ilaria.delprete@leggo.it
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2020, 09:09
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