Super Mario compie 30 anni: ecco come
è cambiato il videogame

Super Mario compie 30 anni: ecco come è cambiato il videogame
Super Mario ha compiuto trenta anni, e si mostra ancora pieno di vita. In coincidenza con i festeggiamenti per il suo trentesimo compleanno (il celebre personaggio dei videogiochi venne al mondo in Giappone il 13 settembre del 1985), il gioco della Nintendo trova nuove formule e nuove anime.

Su Wii U infatti è appena uscito il “Super Mario Maker”, che consente non soltanto di giocare ma anche di creare la propria versione personalizzata del gioco, ed eventualmente di condividerla con tutti gli altri giocatori del mondo.



E mentre gli utenti già si stanno dando fare per inventare la loro idea di Super Mario, sta riscuotendo particolare successo il video messo in

rete da un giovane siriano che ha trasformato l'ostinato idraulico italiano in un profugo fuggito dalla Siria. Nel video “Mario il rifugiato” intraprende un pericoloso viaggio dal proprio Paese verso l'Europa. La grafica e lo stile ricalcano le avventure del celeberrimo idraulico italo-americano. Invece di saltellare su funghi e caverne, per correre a salvare una principessa in difficoltà, Super Mario incontra contrabbandieri e la polizia di frontiera ostile, che vuole arrestarlo ed impedirgli di raggiungere l'agognata bandiera azzurra con le 12 stelle, simbolo dell'Ue. Il percorso virtuale ricalca quello delle centinaia di migliaia di migranti in fuga attraverso il Mediterraneo, dalla Turchia alla Grecia e poi verso l'Europa orientale per la Germania.



«Molti dei miei amici sono fuggiti in Europa e parlando con loro mi è venuta l'idea del video», ha spiegato il 29enne Samir Al-Mufti (che usa uno pseudonimo per motivi di sicurezza), rifugiato a sua volta in Turchia dopo la morte di due fratelli nella guerra civile siriana.
Samir è scappato anche per essersi schierato apertamente contro il regime di Bashar Al Assad, tanto che oggi utilizza il suo talento digitale realizzando video animati che prendono in giro i discorsi del leader siriano, anch'essi diventati molto popolari. «La mia voce è molto simile alla sua, ho scoperto questo dono prima della guerra e sapevo che avrei potuto approfittarne in futuro», ha raccontato alla Bbc. E così ha fatto, promuovendo la sua battaglia di libertà attraverso un sorriso. Allo stesso modo, adesso, le divertenti peripezie di «Mario il rifugiato» accendono i riflettori nello sterminato mondo del web sul dramma dei rifugiati, che rischiano la vita ogni giorno per salvarsi dalla paura e dalla sofferenza.

Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Settembre 2015, 16:04