Star Wars Squadrons: il nuovo videogioco di Guerre Stellari è un sogno, ma ha un (piccolo) difetto

Star Wars Squadrons: il nuovo videogioco di Guerre Stellari è un sogno, ma ha un (piccolo) difetto

di Lorenzo Capezzuoli Ranchi

Un sogno che diventa realtà. Almeno per tutti quei bambini (grandi o piccoli non fa differenza) che hanno sempre sognato di ritrovarsi a pilotare un X-Wing o un Tie Fighter e ritrovarsi immersi dentro l’universo di Guerre Stellari, droidi urlanti annessi. Ecco, tutto questo è Star Wars: Squadrons, l’ultimo titolo EA che segna un nuovo capitolo dentro l’universo inventato da George Lucas.

 

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La base del gioco è molto semplice: mettere i giocatori in cabina di pilotaggio e cercare di eliminare quanti più avversari possibili. Una logica basilare, ma che regala ore ed ore di duelli nello spazio fra ribelli e forze imperiali. Una dicotomia che si ritrova anche nella modalità storia di questo gioco, in cui a scontrarsi ci sono non solo due fazioni ma due personaggi dalle caratteristiche e dalle personalità molto forti: da una parte c’è il disertore imperiale Lindon Javes, dall’altra c’è la giovane e spietata Terisa Kerill, disposta a tutto purché l’impero trionfi. Nonostante si possa scegliere inizialmente una fazione, la scelta è irrilevante e permette ai giocatori di vestire i panni di entrambe le parti: come membro della squadra Vanguard delle forze della Nuova Repubblica o come membro della squadriglia Titan se si decollerà da uno Star Destroyer.

La modalità storia, che nell’universo di Guerre Stellari è ambientata subito dopo la sesta pellicola cinematografica ("Il ritorno dello Jedi", ndr) è coinvolgente, caotica, frenetica. Tanto che talvolta serve un momento ai giocatori per ritrovare le coordinate e riprendere in mano il controllo della situazione. Nonostante tutto il gioco è divertente, non ci si annoia mai e tutte le 14 missioni meritano di essere giocate, soprattutto per il grado di difficoltà crescente che il gioco presenta. Tanto la storia quanto la modalità Player vs Player che garantisce scontri indimenticabili e tante ore passate al timone delle navi più celebri della saga di Guerre Stellari.

Azzeccata poi la scelta di utilizzare solamente la visuale in prima persona all’interno della cabina di pilotaggio: in primo luogo permette ai giocatori di concentrarsi esclusivamente su ciò che si vede, sia attraverso i vetri sia grazie alla complessa ma accurata strumentazione presente sulla plancia comandi, mentre in secondo luogo permette di rendere ancora più “vera” e credibile l’esperienza di pilotaggio (non puoi renderti conto di dove siano effettivamente i nemici non inquadrati, e ciò stimola i piloti più esperti).

Bello anche il sistema di differenziazione fra navi e fazioni: 4 modelli per entrambi gli schieramenti, con peculiarità e armamenti diversi, che costringono a studiare una nuova strategia ogni volta.

Unico neo, nella modalità storia è la scarsa interattività che si può avere fra una missione e l’altra con l’ambiente circostante: dentro gli hangar infatti si può solo passare da una schermata all’altra senza poter effettivamente muovere il nostro personaggio. Questa statica particolarità rimanda indietro di diversi anni, a giochi di una o due generazioni fa; se però sull’altro piatto della bilancia troviamo un gameplay del genere, ci si passa sopra senza problemi: anche perché l’ambizioso progetto di EA è davvero ben riuscito. Nonostante sia disponibile per tutte le principali consolle, l’edizione per PS4 e pc di Star Wars: Squadrons ha una chicca in più: la possibilità di utilizzare un visore VR e immergersi quindi ancora più completamente nei panni dei piloti spaziali.

Le modalità multiplayer invece sono due: una, base, è il Duello spaziale (classico deathmatch che si vede in diversi sparatutto, con le fazioni che si sfidano per raggiungere un punteggio), mentre la seconda è Battaglie flotta. Questa forse, ancora più della storia single player, sarà la modalità che piacerà di più: qui infatti si mescolano caccia, tie fighter e anche navi dalle dimensioni più grandi (controllate però unicamente dal computer: abbandonate i sogni di pilotare uno Star Destroyer, almeno per ora) che si scontreranno fino all’ultima nave. Obiettivo delle battaglie flotta sarà distruggere l’ammiraglia degli avversari, dimezzando le forze intermedie e portando alla vittoria la propria fazione. Sono garantite lunghe e avvincenti sfide, che metteranno alla prova sia in fase di attacco che di difesa anche i piloti stellari più abili.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Ottobre 2020, 12:24
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