Fortnite crea dipendenza nei bambini: «Effetti negativi come la cocaina». Scatta la denuncia dei genitori

La Epic Games, la casa produttrice, si è difesa asserendo che nel gioco ci sono tutti gli strumenti per poter controllare il gioco dei minori

Fortnite crea dipendenza nei bambini: «Effetti negativi come la cocaina». Scatta la denuncia dei genitori

di Paolo Travisi

Fortnite come la cocaina. Un'accusa forte, quella di tre genitori che in Canada hanno dato vita una class action contro uno dei videogiochi più popolari al mondo, a cui giocano milioni di bambini ed adolescenti ogni giorno, perché convinti che l'uso prolungato abbia creato una sorta di dipendenza nei confronti di Fortnite. La comparazione con la droga viene avanzata dai legali delle famiglie, anche se in passato la stessa Organizzazione mondiale della Sanità aveva riconosciuto l’effetto dipendenza dei videogame.

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Migliaia di ore

Fortnite, sviluppato dalla Epic Games e scaricabile gratuitamente su tutti i device dalla piattaforma della casa di produzione, in poco tempo è divenuto un vero fenomeno globale, con 350 milioni di giocatori ed una media di 80 milioni ogni mese. Uno dei ragazzini citati nella class action avrebbe accumulato più di 7.700 ore di gioco in meno neanche due anni, trascorrendo dieci ore al giorno davanti al monitor.

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Senza sonno e appetito

E gli effetti negativi sarebbero stati molti altri e citati nella class action in Canada. Tra i giovani giocatori, c'era chi non si lavava neanche, pur di giocare, chi stava tutto il giorno chiuso in camera, chi dava sfogo alla sua rabbia mentre partecipava alle battaglie virtuali, chi non riusciva a dormire o non aveva appetito.

Secondo gli avvocati della class action, Fortnite è stato studiato per creare dipendenza, come il tabacco e la droga. Il gioco, apparentemente innocuo nella sua modalità di gioco, ha spinto tanti bambini a investire centinaia di euro per comprare attrezzature, armature, armi per essere più forti nel gioco. Si perché, se il gioco è gratis, gli upgrade sono a pagamento. E per competere nel mondo virtuale, come nella vita reale, nulla è gratuito.

La sentenza

«I pericoli derivanti dall’uso di Fortnite rappresentano una questione da affrontare con serietà» ha detto il giudice che ha dovuto valutare la consistenza della class action, definita non superficiali o infondata. La Epic Games, da parte sua, ha posto come base della sua difesa, il fatto che nel gioco ci siano tutti gli strumenti nelle mani dei genitori per poter tracciare e controllare l’attività dei figli ed anche un limite di spesa giornaliera.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 20:33
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