San Marino contro Facebook: Zuckerberg rischia una multa da 4 milioni di euro per furto di dati e ricorsi a valanga

Migliaia di residenti a cui furono rubati i dati personali hanno deciso di unire le loro forze e presentare una denuncia contro il social che rischia una multa molto salata

San Marino contro Facebook: Zuckerberg rischia una multa da 4 milioni di euro per furto di dati e ricorsi a valanga

di Redazione web

Davide contro Golia. Un giudice dello stato di San Marino deve pronunciarsi sulla denuncia fatta da alcuni residenti contro il colosso di Zuckerberg, Facebook che rischia di dover pagare una multa da 4 milioni di euro. Poca cosa rispetto alle finanze di Meta e del suo fondatore, si penserà. Si probabile, anche se la situazione del capostipite dei social non è propria rosea in questa fase. E poi, se la decisione del tribunale sanmarinese sarà di multare Facebook, potrebbe aprirsi una strada ad altre denunce, scrive il Corriere di Romagna.

La letterina di Natale presentata in Power Point indossando giacca e cravatta: il video su TikTok è virale

Battaglia per i dati

Valeria Pierfelici, magistrato di San Marino, il prossimo 14 dicembre dovrà decidere se confermare il pagamento della multa milionaria, la cui vicenda risale al 2019, quando oltre 530mila utenti furono derubati dei dati personali, che finirono nel mercato del web. Circa 12.700 residenti di San Marino decisero di fare causa alla multinazionale, invocando l’articolo 33 della legge 171 del 2018, normativa adottata in conformità a quanto deciso dall'Unione Europea.

Password decifrabili in 1 secondo. Ecco la classifica italiana delle parole più banali: la più usata

Altra falla

L'Autorità sanremese, inoltre, decise di indagare sugli strumenti usati dal social per accertare l’età degli utenti, che a San Marino al di sotto dei 16 anni possono iscriversi solo con il consenso genitoriale; il risultato fu una multa di un milione di euro comminata dal tribunale dello stato sanremese.

Ora, se a dicembre, il giudice deciderà per una nuova multa, questo potrebbe aprire la strada ad una valanga di ricorsi su scala planetaria.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Novembre 2022, 09:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA