In vendita i dati rubati su Facebook: hackerati 50 milioni di utenti

In vendita i dati rubati su Facebook: hackerati 50 milioni di utenti

di Alessio Caprodossi
Da 3 a 12 euro è il valore dei dati personali di un utente Facebook. Questo almeno è il prezzo richiesto dagli hacker che dieci giorni fa hanno violato 50 milioni di profili del più popolare social network. Chi fosse interessato alle informazioni sensibili deve però conoscere bene la Rete, poiché i dati sono in vendita nel dark web, la sezione oscura di internet che raggruppa i contenuti di siti nascosti, che a sua volta è parte integrante del deep web (ampia sezione dove si accumulano le informazioni non indicizzate da Google e dagli altri motori di ricerca).
A rilevare il fenomeno è stato il quotidiano inglese The Indipendent, che ha rintracciato gli annunci di vendita dei dati personali archiviati su Facebook, aggiungendo che si possono acquistare solo con Bitcoin e altre criptovalute. Per capire le insidie dell'operazione va tenuto a mente che chi si è impossessato dei dati non ha interesse a sfruttarli perché l'obiettivo degli hacker sono i soldi, quindi l'obiettivo è attirare l'attenzione di criminali informatici che puntano a trovare coordinate bancarie e furti di identità oppure immagini e parole compromettenti per ricattare i proprietari degli account.
Premesso che la forma di difesa più efficace a disposizione è cambiare regolarmente la password per accedere al profilo, un recente studio della società di ricerca Money Guru ha calcolato che la valutazione generale di un'identità digitale si aggira sugli 850 euro. L'affare dei dati rubati su Fb potrebbe generare introiti da 150 milioni a 600 milioni di euro.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Ottobre 2018, 08:09
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