Facebook, ecco i nuovi standard della Community: come evitare i 'ban' in futuro

Facebook, ecco i nuovi standard della Community: come evitare i 'ban' in futuro

di Enrico Chillè
Facebook vara nuovi criteri per gli standard della propria Community, annunciando importanti novità rispetto al passato. Dopo le molteplici controversie su contenuti come immagini di nudo o istigazioni alla violenza, il social di Mark Zuckerberg ha introdotto criteri più precisi su quello che gli utenti possono pubblicare senza il rischio di essere 'bannati'. Ecco quali sono le novità principali.

Facebook, ecco le nuove regole sulla privacy



I nuovi standard sono raggruppati in sei sezioni principali, a loro volta suddivise in ventidue sottosezioni totali. La prima sezione riguarda la violenza credibile: ogni minaccia, considerata seria, verso luoghi sensibili o personaggi pubblici, ma anche verso persone vulnerabili, tra cui attivisti, giornalisti e testimoni di giustizia, non sarà tollerata. Una restrizione riguarda anche le armi o gli esplosivi, con il divieto assoluto di pubblicare istruzioni su come fabbricarli o utilizzarli (a meno che non si tratti di corsi di autodifesa, addestramenti militari, notizie, videogiochi commerciali o materiale didattico/scientifico).

Un'altra sezione riguarda le persone o le organizzazioni pericolose: Facebook ha annunciato una stretta sugli utenti che, anche se estranei a ogni vicenda, incoraggiano o elogiano la criminalità organizzata o i gruppi terroristici. La stessa severità, annunciano gli sviluppatori del social network, sarà applicata nei casi in cui vengano elogiati o promossi atti criminali di ogni genere, dalla violenza fisica alla frode, passando per i combattimenti tra animali e lo sfruttamento di esseri umani. Va detto, però, che all'atto pratico occorrerà vedere come reagiranno i responsabili della gestione dei contenuti di Facebook, che in linea teorica consente di denunciare sulla piattaforma eventuali crimini, ma la condanna va sempre esplicitata.

I nuovi standard della Community di Facebook andranno a coinvolgere anche la sezione Marketplace: ci sono infatti prodotti, come armi e munizioni, farmaci, marijuana, che sono soggetti a limitazioni legali a seconda delle singole normative nazionali o federali. In questo caso, Facebook ha deciso di tendere ad una omogeneità degli standard, vietando la promozione e la vendita di determinati tipi di prodotti attraverso il social.

Per quanto riguarda il suicidio e l'autolesionismo, due temi già esplicitamente affrontati da Facebook in passato, le novità riguardano lo scopo della pubblicazione di determinati contenuti. Assolutamente vietata è l'istigazione al suicidio e all'autolesionismo o quella volta a promuovere disturbi alimentari, su cui Facebook ha annunciato la tolleranza zero, mentre per foto e video che raffigurano suicidi o eutanasia è possibile la pubblicazione a scopo informativo, ma sempre con una schermata d'avviso per gli utenti che potrebbero vedere urtata la propria sensibilità. Nel caso in cui un utente dovesse annunciare il suicidio o atti autolesionisti, Facebook ha annunciato che non solo non rimuoverà i contenuti per consentire alle persone più vicine di intervenire, ma offrirà immediatamente un supporto psicologico.

Tolleranza zero anche per immagini di nudo e sfruttamento sessuale di minori: in questo caso Facebook ha annunciato di collaborare con l'organizzazione statunitense del Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (NCMEC), ma ha anche spiegato che ogni contenuto sarà immediatamente rimosso e l'utente sarà bannato. Una stretta analoga riguarda anche lo sfruttamento sessuale di persone adulte: vietati contenuti sessualmente espliciti, ma anche annunci di escort e ogni altra forma di prostituzione, indipendentemente dalla volontà e dal consenso degli individui coinvolti.

Arriviamo poi al bullismo, troppo spesso fomentato dalla visibilità conferita dalla stessa natura dei social network. Facebook ha annunciato che saranno rimossi tutti i contenuti che mirano a deridere le persone per il fisico, il carattere, l'orientamento sessuale, le credenze religiose o per la loro rappresentazione in situazioni negative. Inutile, a questo punto, sottolineare che foto e video che rappresentano atti di bullismo o comunque di prevaricazione nei confronti di altre persone saranno rimossi e comporteranno il 'ban' a chi li diffonde. Lo stesso concetto (e la stessa severità) si applicano anche alle molestie, che possono essere di vario tipo: dagli insulti allo stalking virtuale, passando per le minacce e la calunnia, anche all'indirizzo di personaggi pubblici. Inevitabile, quindi, che la stretta di Facebook arrivi poi a riguardare contenuti che esprimono crudeltà e insensibilità nei confronti di persone malate o disabili.

I nuovi standard di Facebook andranno a coprire, in maniera capillare, anche la violazione della privacy e dei diritti di privacy sulle immagini. Il social network ha annunciato che non esiterà a rimuovere informazioni sensibili, volte a favorire il furto d'identità, anche digitale. Attenzione anche alla pubblicazione di foto di edifici, accompagnate da informazioni volte a identificare con precisione uno o più residenti. Da evitare anche la pubblicazione di immagini di minorenni, che in caso di segnalazione (da parte dei genitori o tutori legali fino ai 13 anni o dal minore stesso dai 13 anni in su) potrebbe comportare provvedimenti drastici.

Attenzione anche ai contenuti che incitano all'odio: in questo caso Facebook divide gli attacchi in tre tipi, ma annuncia comunque la massima severità. Anche espressioni apparentemente innocue come "impostore", "tirchio", "vile" e "disgustoso" potrebbero essere considerate come 'hate speech'. Questa stretta può riguardare, indifferentemente, attacchi nei confronti di una singola persona o di un gruppo di persone, come ad esempio gli immigrati. Facebook, in questo caso, ha chiarito: sono legittime le critiche alle leggi sull'immigrazione, ma è quella che viene chiamata continenza formale a fare la differenza. Si può, ad esempio, dire «Dobbiamo impedire che i migranti continuino a sbarcare sulle nostre coste con norme più rigide» ma ovviamente non affermare «Spariamo a vista a ogni barcone nel Mediterraneo».

Per quanto riguarda i contenuti visivi violenti, Facebook ha annunciato di voler rimuovere ogni tipo di immagini o video raffiguranti persone o animali gravemente feriti, sanguinanti o morti. Le uniche eccezioni consentite sono per i contenuti a scopo medico/didattico e a scopo informativo, ma solo se l'interesse pubblico è effettivamente accertato. Una novità importante riguarda invece le immagini di atti sessuali o adulti nudi: assolutamente banditi contenuti pornografici e immagini di nudo, ma ci sono delle eccezioni che saranno senz'altro salutate con entusiasmo dalla maggior parte degli utenti. In passato, infatti, Facebook aveva rimosso foto di donne che allattavano, che invece da oggi saranno consentite, così come le foto di seni nudi a scopo medico/didattico, come ad esempio quelle che rappresentano gli effetti della mastectomia. Un'altra categoria di scriminanti riguarda anche i fini satirici e umoristici: è possibile, ad esempio, pubblicare la foto di natiche 'ritoccate' con il volto di un personaggio pubblico. Assolutamente vietati, invece, linguaggi scurrili o che possano rappresentare molestie sessuali.

La stretta di Facebook coinvolgerà anche spam e truffe di ogni genere, compresi annunci fittizi quali «Facebook diventerà a pagamento: clicca qui per continuare ad averlo gratis». Massima severità anche per chi crea account associati a false identità o account di minori di 13 anni (gli sviluppatori hanno fatto rientrare queste norme nella categoria, più generale, della manomissione). Per quanto riguarda le fake news, Facebook ha già annunciato di aver inaugurato collaborazioni con enti accademici e debunker indipendenti e autorevoli: saranno loro a giudicare sulla verità delle tante notizie che circolano sul social network. In linea teorica, una grandissima novità, ma tra il dire e il fare...

Per quanto riguarda gli account commemorativi, quelli di persone decedute, Facebook ha annunciato di aver introdotto la possibilità di nominare un 'account erede', quello di un parente o di una persona molto vicina, che si occuperà della gestione dell'account stesso. Sarà possibile, quindi, inoltrare una richiesta di commemorazione o, in alternative, chiedere la rimozione dell'account.
Sulla proprietà intellettuale, Facebook ha spiegato che non saranno tollerate le violazioni del diritto d'autore o del marchio. In questo caso, però, gli standard non sono chiari e, come avveniva in passato, solo il legittimo proprietario può segnalare eventuali abusi.
Per quanto riguarda invece le richieste di rimozione degli account da parte degli utenti, come abbiamo già spiegato i parenti possono richiedere la cancellazione in caso di decesso e i genitori o tutori legali di persone con disabilità possono inoltrare la richiesta.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Maggio 2018, 14:33
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