Facebook Datagate, ancora guai per Zuckerberg: anche l'Ue chiede spiegazioni

Facebook Datagate, ancora guai per Zuckerberg: anche l'Ue chiede spiegazioni
Un vero e proprio ultimatum, quello rivolto dall'Unione Europea nei riguardi di Facebook. Tutto mentre Mark Zuckerberg, fondatore e ceo del social network, ha chiesto pubblicamente scusa per il Datagate, ma rifiutandosi di comparire davanti a una commissione d'inchiesta del Regno Unito.

Zuckerberg, il grande No: si rifiuta di presentarsi al Parlamento Gb. E il Congresso Usa vuole sentire anche Google e Twitter​



Facebook ha due settimane di tempo per chiarire i punti oscuri della vicenda relativa alla raccolta dei dati di 50 milioni di utenti da parte di Cambridge Analytica: l'ultimatum è stato recapitato dalla commissaria Ue alla Giustizia, Vera Jurova, alla responsabile operativa del social, Sheryl Sandberg.

Mark Zuckerberg pronto a testimoniare davanti al Congresso Usa, con lui i vertici di Google e Twitter

Zuckerberg, convocato dalla commissione cultura, digitale e media della Camera dei Comuni britannica, si è limitato a scuse pubbliche ma ha deciso di disertare l'audizione. In patria, intanto, sono ben 37 gli stati che hanno chiesto ufficialmente spiegazioni al boss di Facebook, che ha già fatto sapere che comparirà davanti al Congresso degli Stati Uniti insieme ai vertici di Google e Twitter.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Marzo 2018, 20:57
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