Vent'anni fa Steve Jobs presentò l'iMac per la prima volta, fu l'inizio di una rivoluzione

Vent'anni fa Steve Jobs presentò l'iMac per la prima volta, fu l'inizio di una rivoluzione

di A. P.
Vent'anni fa Steve Jobs diede inizio a una rivoluzione. Era il 6 maggio 1998 infatti quando il leader dell'azienda di Cupertino svelò al mondo l'iMac: un PC colorato e tutto-in-uno, che diede inizio al clamoroso rilancio del marchio Apple.



La differenza con i computer presenti sul mercato fu evidente al primo sguardo. L'iMac abbandona il classico color beige per puntare su una plastica azzurra traslucida, che lascia vedere l'interno della macchina. Anche il design è diverso: il PC della Mela, dalle forme stondate, ricorda alcune tv a tubo catodico degli anni Sessanta. La classica torre che racchiude le componenti del computer sparisce, così come le casse esterne.



"Abbiamo disegnato l'iMac per dare ai consumatori ciò a cui tengono di più: l'eccitazione di internet e la semplicità del Mac", furono le parole di Jobs. E l'iMac segna anche il ritorno di Jobs in Apple. Un ritorno salvifico per la compagnia, che passa da un rosso di 878 milioni di dollari nel 1997 a un utile di 414 milioni nel 1998. Solo negli ultimi tre mesi di quell'anno, sono più di mezzo milione gli iMac venduti.



E le cose vanno sempre meglio. In questi giorni i dati diffusi dall'azienda sono oltre le previsioni. Apple ha riportato  utili netti in salita del 25% a 13,82 miliardi di dollari. L'investitore Warren Buffet ha fatto incetta di azioni, diventando il terzo azionista e conferendo una solidità finanziaria ancora più concreta. I ricavi sono saliti del 16% a 61,1 miliardi.

I progetti per il futuro sono ambiziosi come mai. Il visore T288 è infatti in fase di sperimentazione, previsto sul mercato per il 2020, e lancerà l'azienda nel mercato della realtà virtuale ed aumentata. Si trattera di un altro evento storico?
Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Maggio 2018, 17:13
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