Davis Cup, Binaghi: «Con il nuovo format è ancora più incerta»

Davis Cup, Binaghi: «Con il nuovo format è ancora più incerta»
«Stiamo raccogliendo risultati che il tennis non conseguiva da 40 anni». Con la differenza che, «rispetto ai campioni di allora», Berrettini e Sonego «sono giovani giocatori in crescita e promettono di mantenerli per i prossimi 10 anni». Angelo Binaghi, presidente della Federazione tennis, vede schiarirsi l'orizzonte dell'Italia che oggi contro il Canada inizia a Madrid il suo cammino nella Davis Cup dal format rinnovato: tre soli incontri, disputati al meglio di tre set e non più cinque. «Con questa nuova formula la Davis diventerà ancora più incerta - sottolinea Binaghi a 'Radio anch'io sport' - Siamo tra le nazioni favorite, ma competiamo in un girone molto difficile, con Canada e Stati Uniti».
Perché si è dovuto attendere oltre 40 anni per vedere questa esplosione tecnica, simboleggiata su tutti dagli exploit di Jannik Sinner? «Lo sport è fatto di cicli - ha risposto Binaghi - Negli ultimi 10 anni c'è stato quello del settore femminile, più importante di quello degli anni Settante nel settore maschile. Perché non è successo prima? Ricordo solo che quando arrivammo, nel 2001, gli internazionali erano un fallimento, la federazione era praticamente in bancarotta. Era portata ad esempio come la più disastrata e corrotta del panorama italiano».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Novembre 2019, 11:50
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