Peng Shuai, ancora timori per la star del tennis: «Il video non basta, serve un'indagine»

Secondo il Cio la tennista è al sicuro e sta bene, si trova nella sua casa a Pechino e chiede privacy

Peng Shuai, ancora timori per la star del tennis: «Il video non basta, serve un'indagine»

Dopo quasi 20 giorni di silenzio la star del tennis cinese Peng Shuai ha parlato in videoconferenza con il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), rassicurandolo sulle sue condizioni: «sto bene e sono al sicuro». La tennista riappare così dopo settimane di preoccupazione per la sua scomparsa a seguito delle denunce di abusi sessuali da parte dell'ex vicepremier di Pechino, Zang Ghaoli. Ma c'è chi continua ad avere timori per la sua sicurezza. Tra gli altri - secondo Cbsnews - c'è la Wta, l'associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo, che insieme agli Stati Uniti e alle Nazioni Unite aveva chiesto prove dello stato di salute di Peng e un'indagine sulle accuse di violenza sessuale.

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Secondo Wta la videoconferenza privata di Peng con il Cio non è riuscita a dissipare le preoccupazioni. L'organizzazione ha rinnovato le sue precedenti richieste sia per un'indagine completa e trasparente sulle condizioni di Peng che sulla sua accusa di aggressione, «senza censura». Nella videochiamata con il presidente del Cio Thomas Bach, durata una trentina di minuti, la tennista cinese ha ringraziato il Comitato olimpico per la preoccupazione manifestata per la sua salute spiegando poi che «è al sicuro e sta bene, e si trova nella sua casa a Pechino, ma vorrebbe che la sua privacy fosse rispettata in questo momento.

Ecco perché preferisce passare il tempo con gli amici e la famiglia in questo momento. Tuttavia, continuerà a dedicarsi al tennis, lo sport che ama tanto», spiega il Cio in una nota.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Novembre 2021, 18:34
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