Coronavirus, Djokovic no vax: «Sono contrario, non vorrei mi costringessero a vaccinarmi per viaggiare»

Coronavirus, Djokovic no vax: «Sono contrario, non vorrei mi costringessero a vaccinarmi per viaggiare»

di Domenico Zurlo
Nole Djokovic diventa "no vax", e il suo ritorno in campo potrebbe arrivare più tardi del previsto. Il tennista serbo, in piena emergenza coronavirus, in una conversazione chat su Facebook con altri atleti suoi connazionali avrebbe espresso - secondo quanto riporta il Guardian - la sua contrarietà ad eventuali vaccini. «Personalmente sono contrario alla vaccinazione e non vorrei essere costretto da qualcuno a prendere un vaccino per poter viaggiare», avrebbe detto Djokovic ai colleghi.

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Il numero 1 del tennis mondiale ha parlato della possibilità di dover assumere il vaccino per viaggiare, a causa della pandemia di Covid-19. «Ipoteticamente, se la stagione dovesse riprendere a luglio, agosto o settembre, sebbene improbabile, capisco che un vaccino diventerà un requisito subito dopo che saremo fuori dalla quarantena rigorosa e non c'è ancora nessun vaccino» ha aggiunto. «Ma se diventa obbligatorio, cosa accadrà? Dovrò prendere una decisione.
Ho i miei pensieri sulla questione e se quei pensieri cambieranno ad un certo punto, non lo so».


Novak non è il primo atleta a parlare della questione nel mondo del tennis. Il mese scorso, l'ex numero 1 mondiale Amelie Mauresmo aveva dichiarato che il resto della stagione del tennis 2020 potrebbe essere spazzato via. La tennista francese aveva aggiunto che l'attività agonistica non dovrebbe riprendere fino a quando non sarà disponibile un vaccino per il Covid-19, cosa che secondo la maggior parte degli scienziati richiederà almeno un anno. 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2020, 12:28
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